La Serie A è ancora uno dei campionati peggiori per i giovani, in Europa

Penultimi per minuti concessi agli under 21, con un'eccezione su tutte: l'Atalanta.

La Serie A è un campionato che dà poca fiducia ai giovani talenti: questo è il sunto, negativo per il nostro campionato, di un report di Opta Analyst sull’impiego dei giocatori U21 nelle cinque migliori leghe europee durante la stagione 2022/23. Il campionato italiano, infatti, si posiziona al penultimo posto tra quelli che hanno concesso più minuti ai calciatori sotto i ventuno anni nel corso di questa stagione: da agosto a giugno in Serie A gli under 21 hanno giocato complessivamente 32.194 minuti. Addirittura il Napoli campione d’Italia è stata una delle due squadre in Europa, con l’Union Berlin, a non aver concesso un solo minuto in campo a un giocatore con meno di 21 anni. La stessa Inter, finalista di Champions League, è stata la quarta squadra d’Europa con la media di età più anziana nel suo undici titolare: la media dell’undici nerazzurro nel corso di questa stagione è stata pari a 29 anni e 107 giorni, appena dietro a Bochum, Ajaccio e Cadice.

L’unica squadra che punta veramente sui giovani in Italia è l’Atalanta. La società bergamasca è sesta, in tutta Europa, in questa speciale classifica: i giovani talenti della squadra di Gasperini sono stati protagonisti per ben 5.574 minuti nel corso delle 39 giornate di Serie A 2022/23. Tra questi il calciatore dell’Atalanta ad aver accumulato più minuti in campo è stato il difensore Giorgio Scalvini, con 2.344 minuti passati sul terreno di gioco – più di 60 a giornata, in media. Alle sue spalle si posiziona Rasmus Højlund, con 1.832 minuti accumulati nel corso della stagione. L’attaccante danese rappresenta anche il terzo calciatore under 21 in Europa più efficace sottoporta quest’anno. Højlund, infatti, ha segnato nove gol in campionato, al pari di Gabri Veiga del Celta Vigo, tre in meno rispetto a Jamal Musiala del Bayern Monaco e dieci in meno rispetto a Elye Wahi: l’attaccante del Montpellier è andato a segno 19 volte in 33 partite, realizzando anche sei assist per i compagni. Il calciatore della Serie A ad aver collezionato più minuti in questa stagione tra i top cinque campionati europei non è però dell’Atalanta, ma dell’Udinese. Il terzino azzurro Destiny Udogie, infatti, ha passato quest’anno 2.174 minuti sul terreno di gioco (più di 57 per match), risultando il terzo under 21 più presente tra i top cinque campionati europei: prima di lui ci sono soltanto Castello Lukeba del Lione con 2.985 (quasi 80 a partita) minuti e Arnau Martinez del Girona con 2.735 minuti passati in campo.

I numeri mostrano come, tranne il caso dell’Atalanta, lo spazio riservato ai giovani talenti dai club italiani è davvero ridotto. C’è, però, un campionato che fa peggio della Serie A: è la Premier League: nel corso della stagione 2022/23 gli under 21 hanno collezionato complessivamente 29.085 minuti, quasi 3mila in meno rispetto a noi. Nella classifica dei 10 club europei ad aver concesso più spazio ai giovani talenti c’è solo il Brighton, decimo con 4.875 minuti. Ancora, nella graduatoria dei giocatori under 21 ad aver messo più piede in campo in questa stagione non ce n’è neanche uno della Premier League.

In controtendenza con quanto detto finora, però, c’è da dire che sul podio delle squadre che hanno schierato il maggior numero di giocatori under 21 in questa stagione, ci sono due squadre inglesi. Alle spalle del Reims primo, con 13 calciatori sotto i ventun anni schierati quest’anno, ci sono il Southampton e proprio il Brighton: la squadra biancorossa ha concesso spazio a dodici under 21, mentre quella allenata da Roberto De Zerbi ha fatto giocare 11 calciatori sotto i ventun anni. Ne deduciamo che in Inghilterra venga dato spazio sì ai giocatori più giovani, ma con poca continuità. Molti di questi, infatti, sono scesi in campo poche partite e spesso per pochi minuti. La differenza poi tra i minuti concessi agli under 21 dalle squadre di Premier League rapportati a quelli della Ligue 1, primo campionato per minuti concessi ai giovani nel 2022/23, è enorme: in Francia gli under 21 hanno accumulato complessivamente 68.212 minuti sul terreno di gioco, un dato mostruoso: 38.362 minuti di differenza con la Premier League.

Il campionato francese, dunque, è quello tra i top europei a dare più fiducia ai giovani. Non a caso il Lione è la squadra ad aver concesso più spazio in campo a calciatori under 21, con 11.153 minuti, e ci sono altre tre squadre francesi nella top 10: il Rennes è quarto con 6.965 minuti, appena dopo c’è il Montpellier con 6.659 e all’ottavo posto il Troyes con 5.170. Come detto in precedenza, poi, il Reims, con 13 giocatori, è il club tra i top europei ad aver schierato il maggior numero di calciatori under 21.