Il Lecco rischia seriamente di non potersi iscrivere alla Serie B, ed è una cosa assurda

Il club lombardo può perdere la promozione, acquisita sul campo, a causa di cavilli burocratici e temporali.

Ciò che sta accadendo al Lecco è davvero assurdo. Perché la burocrazia ha un suo valore, ordina e legittima l’andamento attraverso le procedure, attraverso regole eque per tutti, ma a volte finisce per creare delle situazioni grottesche, anche comiche – se solo non fossero sportivamente tragiche. In pratica, il club lombardo, che solo poche ore fa – la finale dei playoff di Serie C contro il Foggia si è disputata domenica 18 giugno, per altro di sera – ha festeggiato il ritorno in Serie B a cinquant’anni dall’ultima volta, ora rischia seriamente di non potersi iscrivere al campionato che ha conquistato sul campo. Il motivo? Perché non ha presentato in tempo una domanda completa in ogni suo punto per disputare la Serie B entro i termini stabiliti dal regolamento di ammissione. Per la precisione, il termine è scattato alla mezzanotte del 21 giugno. Ma cosa manca alla domanda del Lecco per essere considerata completa? Il problema è lo stadio: il “Rigamonti-Ceppi” non rispetta i requisiti necessari per la seconda divisione del calcio italiano, e nel frattempo non sono stati approvati dei progetti di riqualifica e/o ammodernamento; inoltre, il Lecco ha richiesto ospitalità in un impianto più grande – l’Euganeo di Padova – soltanto dopo la scadenza dei termini.

Se avete fatto attenzione alle date, avrete capito che qualcosa non torna. Per un semplice motivo: il Lecco ha scoperto di non essere più una squadra di Serie C, e quindi di aver bisogno di un nuovo stadio in cui giocare le partite di Serie B, soltanto 48 ore prima della scadenza dei termini di iscrizione. Inevitabile porsi un paio di domande: per quale motivo avrebbe dovuto presentare una richiesta per giocare in uno stadio alternativo prima di conquistare effettivamente la promozione? Ma soprattutto: cosa avrebbe potuto fare e come avrebbe potuto farlo in due giorni? Tra l’altro non si tratta dell’unica beffa, per il Lecco. Ce ne sono altre tre. La prima riguarda le date dei playoff di Serie C, che originariamente sarebbero dovuti iniziare il 27 aprile e invece hanno preso il via l’11 maggio, a causa del processo sportivo nei confronti del Siena: in questo modo la finale è slittata fino al 18 giugno, comprimendo al massimo i tempi per l’iscrizione alla Serie B. La seconda beffa riguarda gli orari in cui è stato fatto l’ultimo tentativo con l’Euganeo: secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, la Lega Serie B ha chiuso i suoi uffici alle 21 del 20 giugno, e quindi non c’è stato modo di sapere se la PEC inviata a Padova sia stata ricevuta in tempo – ma pare che la Prefettura del capoluogo veneto non abbia dato parere favorevole.

L’ultima beffa, e questa è davvero una cosa assurda, è che il Lecco potrebbe perdere non solo la Serie B, ma anche l’eventuale mantenimento della Serie C. In attesa di capire se gli sarà concessa una deroga, il club bluceleste non ha presentato domanda di iscrizione al campionato di terza divisione. Sono scaduti, si legge sul sito La Casa di C, anche i termini per ultimare quella procedura, tra i più restrittivi ci sono quelli relativi allo stadio e alla fidejussione che determina la completezza della procedura. Anche qui sorge spontanea la domanda: per quale motivo presentare una domanda di iscrizione alla Serie C, o a qualsiasi altro campionato, prima di sapere qual è il proprio destino? È lo stesso interrogativo che si è posto anche l’allenatore del Lecco, Luciano Foschi: il tecnico, secondo quanto riportato da Tuttosport, ha detto che «in Italia si danno delle deroghe che vanno a discapito della gente, poi per il cavillo burocratico succede tutto questo. Noi abbiamo terminato di giocare il 18 e a nessuno è venuto in mente di spostare di una settimana l’iscrizione ai campionati. È assurdo. Se ci arrivo io che sono ignorante sulla materia, come non può farlo chi è in alto? Quando è slittata la finale dei playoff anche la Lega poteva pensare di spostare l’iscrizione». È davvero difficile dargli torto.

La foto in apertura è tratta dall’account Instagram ufficiale del Calcio Lecco