Roma Women, come nasce un modello vincente

Lo scudetto e l’avvincente cammino in Europa sono un nuovo paradigma per il calcio femminile italiano.

Uno sceneggiatore di Hollywood non avrebbe potuto scriverla meglio, la storia del primo scudetto della Roma femminile. Basti pensare che Il gol decisivo nella partita decisiva, contro la Fiorentina, l’ha segnato Elisa Bartoli. Ovvero la prima capitana della storia della Roma, una campionessa romana e romanista che ha deciso di tornare a casa dopo aver vinto il titolo con la Torres e poi con la Fiorentina. C’era proprio Elisa Bartoli, accanto a Daniele De Rossi, nel giorno in cui nasceva la Roma femminile: era l’estate del 2018, e sui gradini più glamour al mondo, quelli della scalinata di Piazza di Spagna, veniva presentato una squadra nuova, ambiziosa, fondata su un cocktail di giovani talenti e calciatrici d’esperienza.

Quel progetto prosegue ancora oggi, e infatti nella rosa guidata da Alessandro Spugna, un’istituzione del calcio italiano a livello femminile e giovanile, ci sono giocatrici come Annamaria Serturini e Andressa da Silva, Camelia Ceasar e Manuela Giugliano, Giada Greggi e Benedetta Glionna, Carina Wenninger e Moeka Minami, Elena Linari e Valentina Giacinti. La Roma è chiaramente una squadra costruita benissimo, che ha saputo sfruttare il calo fisiologico della Juventus – reduce da cinque scudetti consecutivi – per aprire quello che ha tutta l’aria di essere un ciclo vincente: dopo la Coppa Italia 2021, primo trofeo conquistato con Betty Bavagnoli in panchina, sono arrivate una storica qualificazione alla Champions League, la vittoria in Supercoppa e poi uno scudetto strameritato, praticamente già ipotecato nel corso della regular season.

Mentre le ragazze giallorosse costruivano il loro campionato perfetto, hanno vissuto anche un grande percorso europeo: dopo le vittorie nei preliminari contro Glasgow City, Paris FC e Sparta Praga, le giallorosse hanno superato alla grande anche la fase a gironi. Alla fine sono state eliminate soltanto dal Barcellona. Che, in questo momento, è semplicemente la squadra più forte del mondo.

Proprio in occasione del match contro il Barça si è intravisto tutto il potenziale del progetto-Roma: lo stadio Olimpico si è riempito per sostenere le ragazze giallorosse, così i video del prepartita, soprattutto quello che ha immortalato la Curva Sud e gli altri settori che intonavano “Roma Roma” di Antonello Venditti, hanno fatto il giro del mondo. E non è stato un caso: la Roma femminile riempie ogni weekend anche gli spalti del “Tre Fontane”, visto che i social media manager del club – tra i più creativi in Italia anche se guardiamo ai contenuti sulle squadre maschili e giovanili – hanno costruito una community nutrita, viva, entusiasta. Lo scudetto, insomma, può essere letto come una conseguenza, come una sorta di premio per un progetto serio, completo, portato avanti con coerenza nel corso degli anni. E che, proprio per questo, potrebbe segnare il futuro del movimento femminile nel nostro Paese.