Il Burnley ha annunciato Amdouni con… i Teletubbies

Tinky-Winky, Dipsy, Laa-Laa, Po e un attaccante svizzero di 22 anni.

C’era e c’è molta attesa per l’arrivo di Zeki Amdouni al Burnley. Niente di strano: parliamo di un attaccante di 22 anni che ha fatto benissimo nella sua prima stagione al Basilea (22 gol in 52 partite), che con la Svizzera ha fatto benissimo agli Europei Under 21 di qualche settimana fa (due gol segnati in quattro partite) e che ha dei numeri eccezionali con la Nazionale senior (addirittura cinque gol nelle prime cinque gare giocate). Il Burnley, neopromosso in Premier League, l’ha preso per una cifra non ufficialmente rivelata, ma alcune indiscrezioni sussurrano che per lui è stato fatto un investimento importante, da 15 milioni di euro e forse anche di più.

Tutto questo, però, scolora inevitabilmente di fronte al modo in cui la squadra allenata da Vincent Kompany ha annunciato l’arrivo di Amdouni: riesumando i vecchi Teletubbies. No, non avete letto male: nel video in cui viene presentato ufficialmente ai suoi nuovi tifosi, Amdouni è accanto a Tinky-Winky, Dipsy, Laa-Laa e Po, i nomi dei quattro pupazzi antropomorfi protagonisti delle prime serie dei Teletubbies, prodotte dalla BBC tra il 1997 e il 2001 per intrattenere i bambini in età prescolare. È tutto surreale, e perciò bellissimo: il video si apre con la comparsa dei tipici – nel contesto della serie, ovviamente – altoparlanti a forma di periscopio che fanno da guida ai Teletubbies, poi c’è anche l’indimenticabile (e un po’ inquietante) sole con dentro la faccia di un neonato. La voce narrante si chiede chi sia il nuovo acquisto del Burnley, e a quel punto scatta la magia: dopo il saluto di tutti e quattro i nostri eroi, Tinky-Winky capta un segnale con l’antenna che ha in testa, il suo addome-televisore si illumina e finalmente compare Zeki Amdouni. Il giocatore dice un paio di frasi – anche piuttosto scontate – dopo aver salutato tutti. I Teletubbies gli rispondono, e poi scompaiono dall’immagine. È tutto qui, godetevelo:

Non sembra esserci un motivo reale per cui Zeki Amdouni sia stato presentato così. O, almeno, noi non siamo riusciti a trovare una spiegazione valida alle domande che anche voi vi sarete posti: perché? E perché proprio lui? Ma a volte non occorre razionalizzare, a volte è tutta una questione di creatività estrema che diventa bellezza assoluta, per quanto assurda. Oltre che di guardare il video più e più volte, vi consigliamo di scorrere e leggere anche i commenti: sono quasi tutti ammirati, benché sorpresi, da questa idea senza precedenti. Difficile dargli torto.