L’assurda sconfitta del Ferencvaros nei turni preliminari di Champions League

La squadra ungherese ha perso contro i campioni delle Isole Faroe.
di Redazione Undici

In questi ultimi giorni di luglio si stanno disputando i turni preliminari di Champions League. Anzi, in realtà siamo già abbastanza avanti: si sono già svolti il torneo di qualificazione iniziale – vinto dagli islandesi del Breiðablik – e il primo preliminare andata/ritorno, a cui hanno partecipato squadre non proprio sconosciute come l’HJK Helsinki, il Maccabi Haifa, il Ferencvaros. Ecco, parliamo proprio dei campioni d’Ungheria: sono arrivati al quinto titolo nazionale consecutivo, due anni fa hanno partecipato ai gironi di Champions – qualcuno ricorderà le sfide contro Juve e Barcellona – e soltanto pochi mesi fa si sono spinti fino agli ottavi di Europa League, per poi essere eliminati dal Bayer Leverkusen. Ecco, questa squadra qui è riuscita nell’assurda impresa di farsi eliminare nel preliminare di Champions League.

Ma il punto non è tanto la sconfitta, piuttosto come contro chi è arrivata questa eliminazione estiva: si tratta del KI Klaksvik, squadra delle Isole Faroe. Basterebbe questo, ma c’è anche altro. Tanto altro: il KI, infatti, gioca in uno stadio piuttosto suggestivo e ha vinto 20 campionati delle Faroe, di cui tre degli ultimi cinque, ma ha un budget poco più che dilettantistico (poco più di un milione di euro, stando a un reportage della BBC uscito nel 2020). E il portiere titolare, Jonatan Johansson, ha una storia particolarissima, l’ha raccontata lo stesso club sul suo account Twitter: si era ritirato nel 2022, è tornato a giocare qualche mese fa – aprile 2023 – nella quinta divisione norvegese, però come difensore centrale, e poi è stato messo sotto contratto come “emergency goalkeeper” dalla squadra di Faroe. Oggi è l’eroe della qualificazione, visto che è riuscito a non subire gol sia nel match d’andata, in casa, che in quello di ritorno giocato a Budapest.

Insomma, è sempre più chiaro che stiamo parlando di un risultato davvero a sorpresa, davvero incredibile. Anche nelle proporzioni: il KI, infatti, è andato a vincere per 3-0 in Ungheria dopo aver pareggiato 0-0 la gara d’andata. Anzi, rilanciamo ancora: il risultato della partita di ritorno è maturato tutto nel primo tempo, infatti all’intervallo il tabellone luminoso della Groupama Arena segnava già lo 0-3. Nessuno ci credeva, nessuno poteva crederci. Neanche il social media manager della squadra di Faroe, che si è scusato per non aver postato nessuna grafica per celebrare il risultato. Semplicemente, non aveva pensato che avesse senso prepararla:

Al netto dei discorsi sulla “favola” calcistica vissuta dal KI, vanno sottolineati anche – se non soprattutto – i demeriti del Ferencvaros. Che, a parte l’antico blasone, resta comunque un club di un certo livello nel panorama europeo: la rosa, secondo Transfermarkt, vale 53 milioni di euro; in panchina sedeva da due anni Stanislav Cherchesov, ex ct della Nazionale russa arrampicatasi fino ai quarti di finale dell’ultimo Mondiale. E poi abbiamo già detto dei risultati abbastanza positivi degli ultimi due anni, di una crescita che sembrava percettibile – anche perché l’intero movimento ungherese, pure grazie alla Nazionale, ha ridato segni di vita dopo decenni di totale anonimato – e che ora sembra essersi arrestata in modo definitivo.

In Ungheria sono rimasti tutti sbigottiti dall’andamento della partita, stiamo parlando dei tifosi sugli spalti della Groupama Arena ma anche dei giornalisti: quelli di Magyar Hirlap hanno scritto che la sconfitta contro il KI è stata «imbarazzante», che la squadra di Cherchesov ha giocato «in modo legnoso e privo di qualsiasi imprevedibilità offensiva», che le 20mila persone presenti allo stadio «hanno fischiato sonoramente il Ferencvaros e hanno applaudito gli avversari, ma prima avevano chiesto l’esonero dell’allenatore russo con numerosi cori».

Basta riguardare la sintesi della partita per comprendere quanto sia stata assurda la gara di Budapest: dopo sei minuti è arrivato il rigore con cui il KI ha trovato il vantaggio, poi il Ferencvaros non è mai stato pericoloso e ha subito il raddoppio alla mezz’ora. Il terzo gol è l’apice della serata nera della squadra di casa: su un lancione dalla difesa, l’ivoriano Kossi è scattato in posizione regolare e dalla fascia ha fatto partire un tiraccio in diagonale lento e prevedibile, che però è stato letto malissimo dal portiere ungherese, beffato nonostante un tuffo all’indietro per cercare di rimediare al suo errore di posizionamento. La ripresa è filata via senza grosse emozioni, il Ferencvaros ha giocato meglio ma non è riuscito a raddrizzare la partita. Poche ore dopo il fischio finale, sono arrivati l’esonero di Cherchesov – i tifosi sono stati accontentati, almeno in questo – e la notizia per cui il Ferencvaros affronterà lo Shamrock Rovers in un nuovo turno preliminare, questa volta in Conference League.

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