Nel video di presentazione di Henderson, l’Ettifaq ha colorato di bianco e nero tutte le fasce arcobaleno

L'ex capitano del Liverpool era già stato criticato per la sua scelta di andare in Arabia Saudita.

Jordan Henderson si è appena trasferito in Arabia Saudita, per la precisione all’Al-Ettifaq, squadra non proprio prestigiosa – ha vinto solo due volte il campionato locale, per altro negli anni Ottanta, ed è reduce da un settimo posto – che rappresenta la città di Dammam. Giusto per capire dove siamo: Dammam, secondo Wikipedia, è la capitale della provincia orientale di al-Sharqiyya, la regione più ricca di petrolio al mondo e sede degli organi giudiziari e amministrativi della provincia e di diversi dipartimenti governativi. Henderson ha accettato un’offerta che, secondo le indiscrezioni, lo porterà a guadagnare più di 40 milioni di euro all’anno: si tratta di una cifra evidentemente enorme, che in virtù della sua età – ha compito 33 anni a giugno – non avrebbe mai potuto chiedere al suo vecchio club, il Liverpool, e a nessun’altra società europea. La scelta di accettare la proposta dell’Al-Ettifaq, però, ha suscitato molte critiche nei confronti dell’ex capitano dei Reds: come scrive chiaramente il Telegraph in questo editoriale, Henderson è stato un simbolo della comunità LGBTQI+, ha indossato e promosso la fascia da capitano con i colori dell’arcobaleno, insomma si è impegnato politicamente difendendo valori lontanissimi da quelli dell’Arabia Saudita. Ovviamente anche altri medium, inglesi e non solo inglesi, hanno attaccato duramente il trasferimento di Henderson, stigmatizzando l’incoerenza rispetto alle posizioni assunte fino a qualche settimana fa.

Ora tutti queste critiche sono destinate ad aumentare. Basta guardare il video di presentazione dell’Al-Ettifaq per capire perché: sui suoi canali social, il club saudita ha infatti lanciato un montaggio animato di foto che riguardano l’intera carriera di Henderson, dall’infanzia e dagli esordi al Sunderland fino all’ultima stagione con il Liverpool. Solo che alcune immagini sono state evidentemente alterate. In che modo? Cancellando, con l’utilizzo di una vera e propria macchia bianconera posta sempre sul braccio sinistro di Henderson, i colori arcobaleno della fascia da capitano indossata dal calciatore negli ultimi anni. Potete vedere il video qui sotto:

Oltre a essere straniante, la scelta dei grafici e dei SMM dell’Al-Ettifaq è anche poco comprensibile a livello tecnico-stilistico: piuttosto che utilizzare uno stratagemma così immediatamente intuibile, non sarebbe stato meglio montare delle foto in cui non si vedeva la fascia arcobaleno? Oppure, ancor più semplicemente: perché non mettere le intere foto in bianco e nero, così da non dare l’impressione di voler alterare e quindi cancellare solo il simbolo della comunità LGBTQI+? Mistero. Resta il fatto che un club dell’Arabia Saudita ha preferito che i propri tifosi non entrassero in contatto visivo con i sette colori dell’arcobaleno, è una deduzione inevitabile dopo aver guardato e riguardato il video. Il problema è che anche migliaia, milioni di altri iscritti ai social di tutto il mondo hanno notato questa modifica delle immagini. E non deve essere stata una bella pubblicità, per l’Al-Ettifaq, per il calcio dell’Arabia Saudita, per l’intero Paese. Forse, anzi sicuramente, neanche per Henderson.