Eccoci a un altro capitolo di come il calcio di oggi sappia mixarsi con forme culturali diverse: stavolta è il turno del clubbing, con cui d’altra parte aveva già flirtato al tempo di Madchester, tra acid house e sottocultura, sullo sfondo di Oasis e Happy Mondays.
Qui parliamo di Boiler Room, un gigante nel settore, con la sua lunga storia di djset in giro per il mondo. In collaborazione con Umbro, Boiler Room ha immaginato delle vere e proprie divise: per i giocatori di movimento, in blu scuro, e per i portieri, in verde neon.
In più, viene immaginata una maglia pre-match, con i loghi di Umbro e Boiler Room posti, in grande, sulla schiena, e una tracksuit, perfetta per arrivare in campo – o, magari, in discoteca. È interessante come la sovrapposizione come il calcio non sia solo ideale, ma conservi anche gli elementi chiave dell’estetica calcistica – Umbro come kit supplier, Boiler Room come crest e sponsor sul petto, e così via. «Umbro è un brand così iconico, abbiamo immaginato quanto sarebbe stato divertente creare un’uniforme per noi», ha detto Amar Ediriwira, Creative Director di Boiler Room. «Che forma avrebbe preso la nostra squadra? Siamo una realtà che cambia costantemente, ma sem- pre aperta, energica, diversa, una crew locale con un mindset globale».
Per catturare lo spirito della campagna, Boiler Room e Umbro si sono affidati al fotografo Ewen Spencer, ben conosciuto per aver documentato a più riprese la scena club britannica. Spencer ha fotografato l’energia del dancefloor durante i set di Jyoty e DJ EZ alla Boiler Room di Londra.