Anche a Lewandowski può succedere di fare meno gol del previsto

Dieci gol segnati in tutto il 2023 sono davvero pochi, per uno come lui.

Il Barcellona campione di Spagna non ha iniziato la Liga in modo scoppiettante: quattro punti in due partite, uno scialbo 0-0 col Getafe e una vittoria per 2-0 contro il Cadice. Il problema è che il successo contro gli andalusi si è materializzato solo nei minuti finali della partita: i gol decisivi di Pedri e Ferrán Torres sono arrivati al minuto ’82’ e al minuto 94′. Il problema del Barça è essenzialmente relizzativo: la squadra di Xavi produce tanto gioco e un buon numero di occasioni, ma fa fatica a concretizzarle. Non a caso, viene da dire, in entrambe le gare di Liga ha tirato in porta 14 volte, ma come detto ha segnato solo due gol. Robert Lewandowski, inevitabilmente, ha un ruolo e un peso importante in questa situazione: ha giocato da titolare sia contro il Getafe che contro il Cadice, ma ha tirato soltanto due volte verso lo specchio della porta. Troppo poco, per uno come lui.

Questa piccola crisi di Lewandowski, in realtà, si protrae ormai dall’inizio del 2023: da gennaio a oggi, infatti, il centravanti polacco ha segnato solo dieci gol in 21 partite di Liga, 14 in 27 match considerando anche le altre competizioni. Sono numeri normaliumani, quindi anomali per uno come lui. Basta confrontarli con le cifre relative alla seconda del 2022: prima della Coppa del Mondo in Qatar, Lewandowski aveva tenuto i suoi soliti ritmi realizzativi, era andato in rete 18 volte nelle prime 19 partite di Liga, con una media superiore a un gol ogni novanta minuti passati in campo. Dopo, come detto, la sua media è calata in modo significativo. E, per la prima volta dal 2018, ha raggiunto quota tre partite senza segnare. Per due volte, tra l’altro.

Cosa sta succedendo a uno degli attaccanti più forti e completi degli ultimi 15 anni? Uno dei motivi del suo calo, lo dicono le cifre e le tempistiche del mercato, potrebbe essere l’assenza di Ousmane Dembélé: l’esterno francese si è infortunato a febbraio, proprio all’inizio del momento negativo di Lewandowski. Ora Dembélé, che con Xavi era diventato un giocatore chiave per lo sviluppo della manovra offensiva, si è trasferito al PSG, quindi ha privato il centravanti polacco di una fonte continua di assist. Un altro aspetto che va tenuto in considerazione, inevitabilmente, riguarda l’età: Lewa ha appena compiuto 35 anni, ha ancora un fisico pazzesco ma potrebbe anche iniziare ad accusare un po’ di logorio. In fondo, altro problema, il Barcellona non ha alternative valide nello slot di centravanti: l’ex Bayern ha disputato 48 partite da quando, un anno fa, si è spostato in Spagna, e anche in Nazionale ha saltato solo una delle ultime 15 gare ufficiali. Forse è troppo anche per un fenomeno come lui.