Non è vero che le squadre di Serie A sono le più vecchie d’Europa

Anche nel campionato italiano ci sono squadre che puntano sui giovani. E che stanno facendo bene.

Quali sono i luoghi comuni più ricorrenti tra quelli che sentiamo esprimere – o che esprimiamo noi stessi – sulla nostra Serie A? Il gioco noioso, i tatticismi, le squadre vecchie e quindi l’incapacità di credere davvero nei giovani. Ecco, in certi casi si tratta di cose vere, oggettive. Quella relativa ai giovani che hanno poco spazio, però, è sempre più una leggenda. Nel senso che non è del tutto vero, e a dimostrarlo sono i numeri. L’osservatorio sportivo CIES, infatti, ha pubblicato la graduatoria delle squadre più vecchie d’Europa e del mondo. E l’ha stilata partendo da un criterio numerico, quindi inappellabile: quello del minutaggio per fasce d’età, che quindi determina l’età media reale di chi va in campo.

Se circoscriviamo l’analisi ai cinque campionati top del nostro continente, scopriamo che ci sono due club di Serie A tra le sette che schierano la formazione mediamente più giovane: si tratta del Frosinone (età media 24,87 anni) e del Lecce (25,00), rispettivamente quarta e settima di questa particolare classifica. Sul podio ci sono Tolosa (24,16), Valencia (24,19) e Burnley (24,57), al quinto e al sesto posto ci sono le prime big, vale a dire Arsenal (24,95) e Chelsea (24,96). Come detto, i dati sono approfonditi per fasce d’età. Se ribaltiamo la classifica, scopriamo per esempio che le squadre più vecchie, ovvero quelle che concedono maggior minutaggio ai giocatori Over 30, sono Cadice, Rayo Vallecano, Hoffenhiem, Atlético Madrid, Betis, Bochum, Getafe e Siviglia. Dopo, soltanto dopo tutte queste squadre, c’è l’Inter di Simone Inzaghi. I dati sono relativi ai giocatori schierati finora in questa prima parte di stagione – ma limitatamente alle gare di campionato.

In realtà il problema vero della Serie A, almeno stando ai dati rilevati dal CIES, è quello dello spazio riservato ai giocatori molto giovani, quelli sotto i 21 anni: il Cagliari (23,3%) e l’Empoli (20,1%), infatti, occupano il decimo e il 13esimo posto per percentuale di minutaggio riservato agli Under 21; per trovare una big italiana, bisogna scendere fino al 16% dell’Atalanta, poi al 7,7% della Roma e al 6% della Fiorentina. Si può dire che il club bergamasco rappresenti un’anomalia, per il nostro calcio. Però va detto che va decisamente meglio nella fascia 22-25 anni, con Sassuolo, Milan, Frosinone e Bologna nella top ten assoluta, tra il 67% e il 51% di spazio concesso ai calciatori di quella fascia d’età.

Insomma, il nostro campionato sta diventando sempre meno inospitale per i giovani talenti. Non è ancora il posto giusto per i giovanissimi, per i teenager, ed è su questo aspetto che bisogna lavorare mettersi al passo con altre leghe, soprattutto quella tedesca e quella feancese. Ma non è più tempo di luoghi comuni, anche perché gli ultimi risultati di Frosinone, Lecce, Sassuolo, Milan e Bologna dimostrano che si può fare bene anche puntando sui giovani. Perfino in Serie A.