Quali sono i settori giovanili più prolifici d’Europa e del mondo?

Ajax, Benfica e Sporting comandano la classifica globale, Real Madrid e Barça quella relativa ai cinque campionati top.

Come si misura il successo di un settore giovanile? Con la quantità o con la qualità dei giocatori prodotti? Ognuno ha una sua visione, su questo punto. Quel che è certo, lo dicono i dati, è che ci sono delle società che lavorano meglio di altre, quando si tratta di allevare talenti nel proprio vivaio. I dati in questione sono quelli raccolti dall’osservatorio calcistico CIES, e potete trovarli in questo report settimanale. Come dicevamo, sono dei dati che confermano cose che già sappiamo. Per esempio che l’Ajax, il Benfica e lo Sporting Lisbona sono le tre squadre che hanno cresciuto più calciatori di primo livello, quelli che oggi militano in un campionato nazionale di prima divisione: per l’Ajax sono 86, per il Benfica sono 85 e per lo Sporting sono 83. Subito dietro queste tre grandi potenze, ecco le squadre sudamericane: Defensor (Uruguay), Boca Juniors e River Plate (entrambe argentine, ovviamente) hanno prodotto 82, 81 e 79 calciatori che oggi militano in club di prima divisione. In mezzo c’è anche la Dinamo Kiev, che si “ferma” a quota 80.

Questi sono i numeri grezzi, ma poi come detto bisogna tener conto dell’aspetto-qualità. Nel senso: non si può pensare che giocare in Premier League, o anche in Ligue 1, sia la stessa cosa che giocare in Uruguay, in Svizzera, in Belgio. E allora il CIES ha ristretto ulteriormente il campo, prendendo in considerazione solo le cinque leghe top in Europa – Premier, Liga, Serie A, Bundes e Ligue 1. Ebbene, circoscrivendo la ricerca a questi tornei, i vivai più prolifici sono quelli del Real Madrid (44 giocatori, di cui sette rimasti proprio nel Real) e Barcellona (40, di cui otto rimasti nella rosa di Xavi). A grossa distanza, seguono Olympique Lione (31), Valencia (29) e Paris Saint-Germain (28).

I grandi club italiani sono molto indietro, purtroppo. L’Atalanta e la Roma sono una sopra l’altra in classifica, con 20 e 19 giocatori cresciuti nel vivaio che militano nei cinque campionati top in Europa. Sono numeri lusinghieri, gli stessi di Manchester City, Ajax e Atlético Madrid, ma il problema vero è che si tratta di eccezioni: l’Inter (16), il Milan e la Juve (entrambe 14) sono più lontane, poi nella classifica è rientrata solo la Fiorentina (12). Tutte le altre hanno prodotto meno calciatori di primo livello, quindi meno di club come Rennes (23), Le Havre (16), Montpellier (14), Las Palmas (12) e tanti altri. Questo è il dato che deve indurre a riflettere i nostri presidenti, i nostri allenatori, le nostre istituzioni.