Il Chelsea torna al 1974, con una maglia bianca, rossa e verde

Più una serie di capi e accessori che rende omaggio alla divisa da trasferta di quell'anno.

C’è un Chelsea molto lontano da quello zoppicante e confusionario che abbiamo visto nell’ultimo anno e mezzo – da quando, in pratica, Ted Boehly ha preso il controllo della società, spendendo fior fior di soldi ma fallendo miseramente a livello di risultati. Si tratta del Chelsea fuori dal campo, quello che cerca di costruire una propria brand awareness, per provare a diventare un club alla moda, senza però rinunciare al legame con la sua storia. Molte delle cose dei Blues viste negli ultimi tempi – da una collezione dedicata a Paul Canoville, il primo giocatore nero del club, a un range di prodotti ispirati agli anni Ottanta – sono andate in questa direzione, come lo è l’ultimo drop, ispirato alla maglia da trasferta del 1974.

I colori sono il bianco, il rosso e il verde, qualcosa che – ci giuriamo – non avete mai associato al Chelsea: la maglia originale aveva una base bianca, con una banda verticale ripartita in rosso e verde. Ma perché questi colori? Il motivo è da ricercarsi nella devozione di Dave Sexton, allenatore dei Blues tra il 1967 e i 1974, per la Nazionale ungherese, portando i colori dei magiari, dunque, anche nell’ovest di Londra. Quella combinazione di colori torna così di nuovo oggi, con una replica fedele della maglia ma anche con una varia gamma di prodotti, tra track jacket, polo, t-shirt e vari accessori, come una sciarpa, una tazza, un cappellino. A dimostrazione di come le logiche lifestyle di un club siano strettamente connaturate alla propria storia.