Superare l’antitesi per trasformarla in una sintesi. Si può dire che sia questo uno degli ingredienti principali della filosofia di Prada Linea Rossa, e da sempre. Se ci pensate, arriva per primo il legame con la vela, con la sneaker iconica America’s Cup che fu progettata per l’equipaggio di Luna Rossa, e si giunge poi alla montagna più impervia, basta guardare questi scatti dal fotografo americano Ryan McGinley tra iceberg e ghiacciai, in Islanda. Forse la sintesi di tutti questi opposti sta proprio nell’avventura, in questa tendenza di anelare all’estremo.
Quest’ultima collezione – Autunno-Inverno 2023 – esplora anche nei materiali e nelle funzionalità concetti opposti, facendoli infine incontrare. Impermeabilità e traspirabilità, leggerezza e resistenza. Necessità di proteggere, ma anche le esigenze del movimento il più libero possibile. La tecnologia si sublima nei tessuti di Prada, come il Re-Nylon rigenerato e il Prada Extreme-Tex in due pesi che garantisce proprietà antistatiche, antibatteriche e di termoregolazione, grazie a un’esclusiva membrana in grafene. Tecnica e artigianalità, ancora: perché entra in gioco anche la lana merino australiana Woolmark, rinnovabile e biodegradabile, priva di metalli e cloro.
Gli scatti di McGinley mostrano un paesaggio così incontaminato da apparirci ormai alieno, disabituati come siamo, nelle nostre vite urbane, al selvaggio. Come astronauti leggeri ed equipaggiatissimi i modelli lo attraversano, perfettamente a loro agio. In equilibrio su ghiacci, pendii vulcanici, laghi di acqua gelida. Se certi orizzonti ricordano i quadri dei pittori romantici, non è un caso: gli esploratori di oggi hanno i toni caratteristici prada del nero, bianco e grigio, caratterizzati dall’emblema in gomma Linea Rossa. Un modo nuovo di esplorare il rapporto tra uomo e natura.