Streich, l’allenatore del Friburgo, si è schierato nettamente contro il partito AfD

«Se non reagisci ora, significa che non hai capito quello che sta succedendo», ha detto.

La Germania sta attraversando un momento piuttosto caldo dal punto di vista politico. Mentre i sondaggi degli ultimi giorni lo danno al 24%, il partito di ultradestra AfD (acronimo di Alternative für Deutschland) è al centro di diverse notizie significative. E non in senso positivo. Da Berlino, infatti, arrivano sempre più indiscrezioni riguardo un incontro svoltosi a Potsdam, con altri partiti di centro e di destra, in cui alcuni esponenti di AfD avrebbero annunciato un piano per la deportazione in Nord Africa di tutti gli immigrati e di tutti i cittadini non assimilati; inoltre, pare che alcuni affiliati al partito e a gruppi neonazisti stiano infiltrando le proteste degli agricoltori nei confronti del governo, con l’obiettivo di acquisire consenso tra loro. In reazione a queste notizie, sono state organizzate diverse manifestazioni pacifiche in tutto il Paese, evidentemente spaventato dalla possibilità che AfD vada al governo. E si comincia anche a parlare della possibilità che il partito venga messo ufficialmente al bando.

La protesta, da qualche ora, ha una voce sportiva in più. È quella di Christian Streich, 58enne tecnico del Friburgo dal 2011. Nella sua ultima conferenza stampa, Streich si è schierato in modo netto contro AfD, rievocando diversi fantasmi del passato. «Se non reagisci adesso», ha detto Streich, «significa che non hai capito niente. Non hai capito niente ai tempi della scuola e non stai capendo ciò che succede ora. In questo Paese, tutti sono chiamati a prendere una posizione chiara. E a farlo adesso. Dopo non potranno lamentarsi se dovesse formarsi un governo nazionalista, autoritario e di destra, un governo che annullerebbe le libertà fondamentali per cui abbiamo combattuto tanto dopo il disastro del 1945».

Continuando a parlare di quello che sta succedendo in Germania, Streich ha citato anche Margot Friedländer, una sopravvissuta all’Olocausto che qualche giorno fa ha raccontato come allora tutto sia iniziato «allo stesso modo, con lo stesso antisemitismo». Ecco, secondo Streich «le parole di Friedländer al Bundestag evidenziano come ci siano delle analogie tra ciò che sta succedendo adesso e alcuni dei segnali lanciati ai tempi della Repubblica di Weimar. Lei ha vissuto il peggio e non avrebbe mai creduto possibile che, in Germania, il passato potesse ripresentarsi. E invece sta succedendo, sta succedendo adesso, ed è per questo che siamo chiamati a prendere posizione adesso».