La grande Coppa d’Africa di Adingra del Brighton, il miglior giovane del torneo

Ha fatto impazzire la difesa nigeriana, servendo entrambi gli assist. Ma anche in Premier League si sono accorti di lui.

È il settimo minuto della finale tra Nigeria e Costa d’Avorio, il pallone arriva al numero 24 arancione. Si chiama Simon Adingra, è nato ad Abidjan il primo gennaio 2002 e gioca nel Brighton di De Zerbi. Nel giro di un’ora e mezza sarà nominato miglior giovane di tutto il torneo, e la partita che ha appena iniziato è un’ottima giustificazione del perché. Adingra dalla sinistra punta Olia Aina, mulina le gambe in un doppio passo, salta il terzino ex Torino, poi mette alto il tocco di interno destro per colpa, anche, di una zolla sollevata (le pessime condizioni del campo hanno condizionato pesantemente la gara).

La gara da protagonista di Adingra continua: al ventesimo è ancora da un suo calcio d’angolo che la Costa d’Avorio va vicina al gol. E al minuto 33, servito da Kessié, ci pensa lui a scaricare un sinistro in porta, un tiro salvato solo dal portiere nigeriano Nwabali che si immola con il corpo. Ancora all’inizio del secondo tempo Adingra, sfuggito sempre al povero Aina, mette in mezzo un pallone basso, forte e pericoloso: Bobo Nwabali la tocca, la difesa fa muro, non se ne fa nulla nemmeno stavolta. Ma alla fine è ancora suo il piede che disegna il cross del pareggio ivoriano, sempre da calcio d’angolo, sulla testa del Presidente Kessié.

Ancora: una sponda di testa che diventa un quasi-assist, al minuto 73, per la rovesciata di Haller che si spegne a pochi centimetri dal palo, e poi arriva il minuto 80. Siamo sempre sulla sinistra, e ancora una volta Ola Aina non riesce a opporsi alle finte e agli affondi di Adingra. Lui se ne va sul fondo, col sinistro fa partire un altro cross teso indirizzato verso l’area piccola, e Haller ci mette il piede, in anticipo sul difensore, da vero numero nove. È il 2-1, la Costa d’Avorio è in testa, ed è il secondo assist per il classe 2002.

Tutto il mal di testa di Ola Aina, minuto per minuto

Sul tabellino Aingra era già comparso alcune partite prima, nel quarto di finale contro il Mali, quando al minuto 90, in dieci uomini contro undici, aveva pareggiato i conti prima della definitiva vittoria firmata dal 2-1 di Oumar Diakité. In quell’occasione era entrato da poco in campo, e quell’azione l’aveva cominciata proprio lui, ancora puntando gli avversari con l’intenzione di saltarli tutti. Infine, non sarà un assist, ma pure la rete del 2-1 si è sviluppata a partire da un suo calcio di punizione. Pensare che era arrivato in Costa d’Avorio in condizione fisica più che precaria, e aveva passato le prime due gare, una vittoria e una sconfitta, seduto in tribuna.

Adingra da quest’estate gioca al Brighton, come detto, che da alcuni anni fa del suo sistema di scouting un’arma fondamentale. Ha esordito nella vittoria per 4-1 contro il Luton Town, e ha segnato a 10 minuti dall’esordio. Viene dall’Union Saint-Gilloise, a ancora prima dal Nordsjaelland, in Danimarca, un’altra squadra che ha sempre fatto ottimi colpi da lanciare poi nei campionati più grandi e famosi. Nel 2021/22, in Superligaen, Adingra ha 19 anni e segna già 10 gol in 33 partite. Passato in Belgio, la crescita continua: gioca 51 partite in tutte le competizioni, e segna 15 gol. In estate, ecco l’approdo in Inghilterra (ma il Brighton l’aveva già prelevato l’anno precedente, e parcheggiato in Belgio).

Ci sono due gol da segnalare, tra i quattro già segnati da Adingra in Premier League. Il primo contro lo Sheffield United (si vede qui): si comincia con una perfetta costruzione dal basso di De Zerbi, con Adingra che riceve sulla fascia sinistra, si accentra e salta due uomini. Palla bassa per Facundo Buonanotte, che fa una sponda perfetta, Adingra segue il pallone e segna di piatto destro.

Poi, contro il Brentford, il primo di una doppietta (si vede qui): questa volta si inizia da uno dei rarissimi lanci lunghi di Jason Steele, con l’ivoriano che dalla sinistra taglia verso il centro del campo. Primo tocco felpato e orientato con il destro, sull’esterno, tiro da fuori area per sorprendere il portiere avversario.

Il repertorio di Adingra è quello mostrato anche in Coppa d’Africa: che giochi sulla fascia sinistra o quella destra, il numero 24 ha una straordinaria capacità di saltare l’uomo, e un primo scatto difficilmente contenibile. In più sa tirare con entrambi i piedi, e servire assist. Sì, se dovessimo dire un esterno sinistro che ci viene in mente, diremmo Rafael Leão, anche se fisicamente Adingra non ha – ancora, forse – la stazza del portoghese.