Perché la partnership tra il City Football Group e il Başakşehir è diversa da tutte le altre

Il club turco, noto ai più come "la squadra di Erdoğan", ha annunciato un accordo con il CFG: una questione non solo calcistica ma anche geopolitica.

Il City Football Group si sta piano piano trasformando in un universo calcistico a sé stante (ne avevamo scritto qui). Un universo che si è espanso nuovamente in questi giorni, aggiungendo a se stesso il Başakşehir. L’annuncio dell’accordo lo ha dato il club turco con un comunicato stampa pubblicato sul suo sito e i suoi canali social. Stando a quanto si legge in questo comunicato, il CFG farà da consulente al Başakşehir, contribuendo a svilupparne la strategia a lungo termine, a valutarne i giocatori, a realizzare operazioni di mercato e a organizzare corsi di formazione per i tesserati del club. «Strategie di calciomercato, sviluppo del settore giovanile, messa a punto di piani gestionali basati sull’utilizzo delle statistiche», queste le tre aree di competenza affidate ai consulenti City Football Group. In cambio, il Başakşehir aiuterà il CFG a sviluppare una sua rete di relazioni in Turchia: l’intenzione della holding è quella di arrivare per prima sui nuovi talenti turchi, sui prodotti di «un’ambiziosa nazione calcistica» della quale il Başakşehir, evidentemente, si considera l’emissario.

Brian Marwood, il direttore responsabile dell’area sportiva del City Football Group, si è detto «molto felice» dell’accordo raggiunto con il Başakşehir. «Siamo orgogliosi delle competenze e delle esperienze uniche di cui il nostro gruppo si è fatto portatore. Non vediamo l’ora di lavorare con il club per sostenere la crescita del calcio in Turchia». Dello stesso avviso anche l’amministratore delegato Ferran Soriano: «La Turchia è un paese appassionato di calcio e non vediamo l’ora di metterci all’opera. Il nostro obiettivo è contribuire al successo del club sul campo e sviluppare competenza e cultura calcistica nel Paese». Il Başakşehir diventa così la quattordicesima galassia nell’universo City Football Group, assieme a Melbourne City, New York City FC, Mumbai City, Montevideo City Torque, Troyes, Lommel, Palermo, Bahia, Girona, Shenzhen Peng City e Yokohama F. Marinos. Nell’accordo tra CFG e Başakşehir, però, c’è una differenza sostanziale che lo separa da tutti gli altri: in questo caso il City Football Group non acquista una quota né di minoranza né di maggioranza della società, si limita a firmare un accordo di reciproca collaborazione, per così dire.

Non sono sfuggite le implicazioni politiche di questo accordo, ovviamente. Il Başakşehir è un club giovane, con pochi tifosi e che ha fin qui raccolto risultati discreti (al momento è al nono posto in campionato). Negli scorsi anni se ne è parlato moltissimo, però, per i legami tra i vertici societari del club – primo tra tutti il presidente Goksel Gumusdag – e Recep Tayyip Erdoğan. Per capirci: Gumusdag è sposato con una nipote di Erdoğan. Per capirci ancora meglio: nel 2014, durante la partita d’inaugurazione del nuovo stadio del Başakşehir (un regalo degli allora neo proprietari), un amichevole, tra i giocatori che scesero in campo per i padroni di casa ci fu anche Erdoğan, autore di una tripletta e insignito del premio di migliore in campo. Dopo la partita, il club annunciò il ritiro della maglia, la numero 12, indossata dal Presidente in quell’occasione. A chi conosce la politica turca, non sfuggì il simbolismo dell’evento: Erdoğan all’epoca si candidava al terzo mandato consecutivo, a diventare il dodicesimo Presidente turco, e secondo molti il coinvolgimento nel Başakşehir era parte della sua campagna elettorale.

Grazie a questo “speciale” rapporto con Erdoğan, sostengono i critici, il Başakşehir è riuscito, nella sua giovane vita, ad acquistare giocatori come Robinho, Adebayor, Clichy, Arda Turan e Mesut Özil, a vincere un campionato nel 2020, a piazzarsi per 7 stagioni su 8 tra le prime quattro squadre del campionato (risultati che non hanno certo scaldato i tifosi turchi: in media, lo stadio del Başakşehir ospita 2 mila persone alla settimana, a fronte di una capienza di quasi 18 mila). Per questo motivo, come sostengono diversi osservatori, l’accordo tra City Football Group e Başakşehir è in realtà solo un inizio, un primo e minore capitolo, di una più ampia (e rilevante) collaborazione tra Turchia ed Emirati Arabi Uniti.