Anche in una stagione complicata, i numeri di Osimhen sono strepitosi

Quando va in campo, il centravanti nigeriano è decisivo per un gol ogni partita.

La stagione del Napoli è molto negativa, a voler essere clementi. E la vittoria per 6-1 in casa del Sassuolo ha un valore relativo, nel senso che diventerà un reale punto di svolta solo se i prossimi risultati permetteranno agli azzurri di rilanciarsi davvero nella corsa per la qualificazione alla prossima Champions League – ovviamente in attesa di ciò che succederà a Barcellona, nel match di ritorno degli ottavi. Dopo questa doverosa premessa, è necessario parlare di Victor Osimhen. Di quanto il centravanti nigeriano sia determinante, per il rendimento della sua squadra. E, di conseguenza, di quanto la sua assenza – prima per infortunio, poi per l’impegno in Coppa d’Africa – abbia avuto un impatto importante sulla stagione del Napoli. Un impatto negativo, per chi non avesse capito.

A dirlo sono i numeri di Osimhen, che restano strepitosi pur nell’ambito di un’annata dall’andamento interlocutorio, anche a livello personale. Per dire: da quando è tornato a giocare con il Napoli dopo il secondo posto in Coppa d’Africa, l’ultimo capocannoniere della Serie A ha realizzato cinque gol in tre partite. Uno contro il Barcellona, uno contro il Cagliari, tre nella trasferta contro il Sassuolo. A queste reti va aggiungo anche un assist, quello servito a Kvaratskhelia nella gara di Reggio Emilia. Se allarghiamo l’inquadratura al resto della stagione, la media si abbassa in modo leggero, non sostanziale: Osimhen ha accumulato 1.553 minuti di gioco in tutte le competizioni, con 13 gol segnati e quattro assist serviti. Se consideriamo solo le marcature, il centravanti nigeriano ha la media di un gol ogni 119 minuti; se aggiungiamo anche i passaggi decisivi, il rapporto è di un gol o un assist ogni 91 minuti. Insomma, per dirla brutalmente: i numeri dicono che, quando Osimhen va in campo, il Napoli comincia ogni partita dal risultato virtuale di 1-0.

Anche se sembra incredibile, almeno guardando ai brutti risultati del Napoli, il rendimento di Osimhen nella stagione 23/24 non è così lontano rispetto a quello di un anno fa. Se consideriamo il minutaggio complessivo (3.021), i gol (31) e gli assist (cinque) della stagione 22/23, viene fuori che Osimhen contribuiva a un gol ogni 84 minuti di gioco. Una quota, come detto, solo leggermente inferiore rispetto a quella di quest’anno. E quindi si può dire: il vero Osimhen, l’attaccante efficiente e quindi continuo e devastante, è mancato tantissimo sia a Garcia (il tecnico francese non l’ha avuto a disposizione per sei partite tra campionato e Champions League) che a Mazzarri (nove gare saltate a cavallo dell’vventura in Coppa d’Africa). Ora che Victor è tornato, con Calzona in panchina, la differenza si vede e si sente.