Perché il Real Madrid vuole chiudere il tetto del Bernabéu durante il match contro il City

Una delle innovazioni introdotte a seguito del restyling della casa del Real Madrid.
di Redazione Undici
09 Aprile 2024

Da qualche anno a questa parte Real Madrid contro Manchester City è una grande classica del calcio europeo. Non solo: è a tutti gli effetti una finale anticipata, soprattutto in virtù della forza delle due squadre, giustamente ritenute le due favorite alla vittoria della Champions. Non stupisce quindi la richiesta del Real Madrid alla Uefa di chiudere il tetto mobile del Santiago Bernabéu in vista della partita di andata dei quarti di finale di Champions. La motivazione? Cercare di incutere timore ai giocatori di Guardiola sfruttando gli 80mila tifosi previsti per avere un piccolo vantaggio psicologico.

Una scelta che ha anche un leggero sapore di vendetta: in conferenza stampa Ancelotti ha raccontato di come un anno fa a Manchester – semifinale di ritorno della Champions 22/23 – i suoi giocatori siano rimasti «come coinvolti in un’imboscata» davanti ai 53mila dell’Etihad (4-0 per City dopo il pareggio dell’andata) e di come si aspetti un Bernabéu «il più ostile possibile». La palla adesso passa alla Uefa, a cui la richiesta è stata inoltrata, ma la decisione finale sarà presa solo a poche ore dal calcio d’inizio. In Europa infatti va fatta formalmente domanda alle istituzioni per utilizzare le coperture negli stadi, mentre nella Liga spagnola la decisione spetta in autonomia alle squadre.

Completato alla fine dell’estate 2023, il tetto mobile del Santiago Bernabéu è stato uno dei tratti distintivi dei monumentali lavori di restauro – durati più di 4 anni, con un costo complessivo che pare si aggiri intorno agli 800 milioni di euro – voluti da Florentino Pérez, che hanno fatto diventare la casa del Real Madrid l’impianto più all’avanguardia d’Europa. Il grosso vantaggio rappresentato dal tempo di apertura e di chiusura del tetto (tra i 15 e i 20 minuti) ha permesso di utilizzarlo già diverse volte in campionato, con ottimi risultati visto il +8 in campionato. Non si può dire lo stesso della Champions: nell’unico precedente in cui il Bernabéu è stato coperto, il 6 marzo, il Real ha pareggiato per 1 a 1 contro il Lipsia nel ritorno degli ottavi di finale.

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