Nelle ultime settimane, sui media sportivi, si è parlato tantissimo dell’impatto – sempre crescente – che gli algoritmi stanno avendo nel prendere le decisioni al posto dei dirigenti in carne e ossa: il caso più significativo è quello di Arne Slot, il nuovo allenatore del Livepool, che è stato ingaggiato dalla dirigenza dei Reds perché era il candidato che preferito dall’intelligenza artificiale interrogata sul tema. Stesso discorso per Paulo Fonseca al Milan, che pare sia stato scelto (anche) sulla base di un algoritmo che aveva come parametri principali la valorizzazione dei giovani, la conoscenza del calcio italiano e la volontà di affidarsi a un profilo di comprovata esperienza internazionale. E poi c’è il caso verificato della Nazionale albanese: grazie a un algoritmo infatti, il ct Sylvinho (sì, è proprio l’ex terzino brasiliano dell’Arsenal) è riuscito a individuare e reclutare tantissimi giocatori eleggibili per l’Albania, però nati in un altro Stato.
L’idea dell’algoritmo è stata sviluppata fin dall’inizio del nuovo ciclo tecnico: a gennaio 2023, la Federcalcio di Tirana ha assunto Sylvinho e anche il suo vice, Pablo Zabaleta – entrambi si sono conosciuti ai tempi dell’esperienza condivisa al Manchester City, quando Sylvinho era il vice di Mancini. Le cose sono andate subito bene, in campo e non solo: l’Albania ha vinto il suo girone di qualificazione agli Europei, mettendosi alle spalle Repubblica Ceca, Polonia, Moldova e Far Oer; secondo il capo scout della Federazione, il 70% dei giocatori che giocano o hanno giocato nell’Albania nell’ultimo anno sono stati suggeriti dall’algoritmo; non a caso, viene da dire, 16 dei 27 pre-convocati per gli Europei sono nati in un altro Paese.
Come racconta As, uno dei casi più emblematici è quello di Ivan Billiu, terzino del Rayo Vallecano, nato e cresciuto in Catalogna (così come entrambi i genitori) ma reclutato da Sylvinho grazie a un trisnonno originario dell’Albania. Altri giocatori reclutati all’estero provengono dalla Serie A e/o hanno avuto contatti con la nostra Serie A: Etrit Berisha (portiere dell’Empoli) è nato in Kosovo, Thomas Strakosha (ex Lazio) è nato ad Atene, Nedim Bajrami (attualmente al Sassuolo) è in possesso della cittadinanza svizzera, Marash Kumbulla è nato a Peschiera del Garda. Considerando che l’Albania non si qualificava a un grande torneo dal 2016, si può dire che l’algoritmo funziona.