La nuova campagna di Nike ci ricorda che non c’è nulla di sbagliato nel voler vincere

Un vero e proprio cambio di passo nella comunicazione del brand, a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024.
di Redazione Undici

A pochi giorni dall’inizio di una nuova edizione dei Giochi olimpici estivi — il cui motto, storicamente, è “l’importante non è vincere, ma partecipare” — Nike lancia in tutto il mondo una campagna di comunicazione innovativa, un vero e proprio cambio di passo nel tone of voice del brand. La nuova campagna, infatti, si chiama “Winning Isn’t for everyone” (“Vincere non è per tutti”) e ci ricorda che non c’è nulla di sbagliato nel voler vincere.

È vero: siamo negli anni in cui molti atleti stanno mettendo al primo posto, nelle loro vite, il benessere mentale prima dello stress che l’agonismo e le pressioni (da parte del pubblico, dei media, ecc…) si portano dietro. Sono gli anni in cui la stella dell’Nba Giannis Antetokounmpo — tra l’altro uno degli atleti coinvolti nella campagna di comunicazione, con un video narrato da Willem Dafoe — ha detto, dopo un’eliminazione inaspettata nei playoff, che «nello sport non esiste il fallimento». Ma in fondo esiste sempre quella mentalità vincente che può essere sintetizzata nel concetto di Mamba Mentality di Kobe Bryant, morto nel gennaio del 2020 ma presente nel video rilasciato oggi da Nike — e chi meglio di lui per il claim scelto, ci viene da dire?

Il messaggio del brand è dunque chiaro: chiunque può essere un vincitore, se lo vuole. L’obiettivo è mostrare come lo sport e la ricerca della vittoria possano ispirare persone di ogni estrazione sociale. Il successo dei talent selezionati — da Kobe Bryant a Giannis Antetokounmpo, come detto, ma anche LeBron James, Serena Williams, Bebe Vio, Cristiano Ronaldo, Victor Wembanyama, Vinicius Junior, Sha’Carri Richardson, Eliud Kipchoge e molti altri: stiamo parlando di alcuni tra i migliori atleti dello sport mondiale contemporaneo — non è una coincidenza. “Winning Isn’t for Everyone” parla della grinta, della determinazione, del sacrificio e della passione che sono necessari agli atleti per arrivare ai vertici del loro sport e al palcoscenico olimpico. “Winning Isn’t for Everyone” quindi non è solo una campagna, ma è una storia su ciò che serve per essere i migliori, sulle eredità che devono ancora essere formate, sul sacrificio e la grinta con cui gli atleti si impegnano. E sui i sogni che si realizzeranno.

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