Mercoledì 24 luglio, a due giorni dalla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024 (venerdì 26 luglio) e a tre dall’assegnazione delle prime medaglie (sabato 27), si svolgeranno alcune partite del torneo olimpico maschile di calcio. Come accade ormai da qualche edizione dei Giochi, gli incontri della fase a gironi e i turni di qualificazione di alcune discipline cominciano prima del via ufficiale della manifestazione, per diluire il programma e consentire agli atleti un maggior tempo di recupero tra uno sforzo e l’altro. A Parigi 2024, oltre al calcio, è il caso anche della pallamano, del rugby a 7 e del tiro con l’arco.
Il calcio maschile, alle Olimpiadi, vive da sempre una condizione sospesa, un paradosso — anche giusto, se vogliamo — rispetto a quello che rappresenta in Italia ma anche nel resto del mondo negli altri 47 mesi del quadriennio: non è lo sport più importante di tutti, non è il più seguito né quello di cui si parla di più. Per un mese (anzi, un po’ meno: tre settimane) ogni quattro anni, il calcio lascia la vetrina alle altre discipline, dal nuoto all’atletica, dal pentathlon moderno al breaking, come si chiama la versione competitiva della breakdance che farà il suo debutto proprio a Parigi.
Tutto questo accade perché, a differenza del calcio femminile, aperto a giocatrici di ogni età, nel calcio maschile da qualche decennio vige una limitazione agli under 23 (quest’anno i nati al 1° gennaio 2001), con la sola eccezione di fino a tre fuoriquota per ogni Nazionale. In passato, invece, vi potevano partecipare solamente calciatori considerati “dilettanti”, motivo per cui — come ha scritto Jonathan Wilson sul Guardian — tra il 1952 e il 1988, meno il boicottaggio di Los Angeles 1984, il torneo olimpico di calcio maschile è stato sempre vinto da squadre di Paesi comunisti (Urss, Jugoslavia, Ungheria, Polonia, Germania Est, Cecoslovacchia), dove il dilettantismo era interpretato in maniera diversa rispetto all’Occidente. Un fun fact svelato sempre da Jonathan Wilson: lo sapete qual è stata l’unica partita di calcio che Adolf Hitler ha visto dal vivo nel corso della sua vita? Germania-Norvegia delle Olimpiadi di Berlino 1936, quarti di finale, disputata il 7 agosto al Poststadion dell’attuale capitale tedesca. E vinse la Norvegia per 2-0.
Nelle ultime edizioni dei Giochi, comunque, c’è sempre stato qualche grande giocatore che ha impreziosito il livello tecnico del torneo: pensiamo per esempio a Pechino 2008, con l’Argentina di Lionel Messi e Ángel Di María che ha vinto 1-0 la finale contro la Nigeria, oppure al Brasile di Rio 2016, che per le Olimpiadi casalinghe ha convocato nientemeno che Neymar e ha conquistato l’oro battendo ai rigori la Germania di Serge Gnabry. Il Brasile è bicampione in carica, avendo trionfato anche tre anni fa a Tokyo, ma non potrà difendere il titolo perché non si è qualificato. Le squadre al via a Parigi saranno — con la solita spartizione di quote tra tutti i continenti — Francia, Guinea, Nuova Zelanda, Usa (gruppo A); Argentina, Iraq, Marocco, Ucraina (gruppo B); Repubblica Dominicana, Egitto, Spagna, Uzbekistan (gruppo C); Israele, Giappone, Mali, Paraguay (gruppo D). E questi sono alcuni giocatori che non vi aspettereste di vedere in campo nei prossimi giorni, tra nomi comunque famosi e qualche scelta hipster.
Alexandre Lacazette — Francia
Se l’Italia giocasse le Olimpiadi (purtroppo non lo fa dal 2008) e avesse bisogno di un attaccante fuoriquota, chi convocherebbe? Probabilmente Andrea Pinamonti, 11 gol con il Sassuolo nell’ultimo campionato di Serie A, oppure Lorenzo Lucca, o ancora Andrea Belotti. Ecco: questa è la fine che ha fatto Lacazette, che a 33 anni, al Lione, sta provando a rilanciare la sua carriera dopo gli ultimi anni complicati con la maglia dell’Arsenal. Sarà il capitano della Nazionale olimpica francese, tra le favorite per la medaglia d’oro non fosse altro perché gioca in casa. Il ct è Thierry Henry, e tra i convocati c’è anche Michael Olise, il terzo acquisto più caro del calciomercato 2024, appena passato dal Crystal Palace al Bayern Monaco per 53 milioni di euro.
Julián Álvarez — Argentina
Probabilmente il calciatore più forte che parteciperà alle Olimpiadi di Parigi 2024: Álvarez faceva parte della rosa dell’Argentina che ha vinto i Mondiali del 2022 ed è reduce anche dal successo della Copa América, in cui ha segnato due gol, entrambi al Canada, uno nella fase a gironi e l’altro in semifinale. Pep Guardiola lo ha lasciato partire a malincuore, a differenza di quanto ha fatto, per esempio, l’Inter con Lautaro Martínez, ma la Nazionale argentina — guidata da Javier Mascherano — presenta altri nomi interessanti: Gerónimo Rulli, portiere dell’Ajax; Bruno Amione, ex difensore di Verona, Reggina e Sampdoria; Lucas Beltrán della Fiorentina; Nicolás Otamendi, un altro campione del mondo; e soprattutto Giuliano Simeone, il terzo figlio del Cholo, attaccante dell’Alavés.
Achraf Hakimi — Marocco
Gli stadi li conosce, perché gioca in Francia ormai da tre stagioni, e magari le fasce destre di alcuni campi sono ancora rovinate dalle sue scorribande degli anni passati. Hakimi è un altro grande nome che, non si sa bene perché, giocherà le Olimpiadi, e chissà che il Marocco, semifinalista in Qatar, non diventi la sorpresa del torneo un po’ come la Nigeria nel 1996 e il Camerun nel 2000. Anche in questo caso è rappresentata la Serie A, con Oussama El Azzouzi, centrocampista del Bologna reduce da due gol nell’ultima stagione di Thiago Motta in Emilia.
Amadou Diawara — Guinea
Da poco 27enne, fuoriquota della Guinea insieme all’ex Liverpool Naby Keïta, Diawara a Parigi piacerà ai tifosi del Napoli più nostalgici del Sarrismo e tutti gli appassionati di calcio che ancora si commuovono ricordando il boato dello stadio San Paolo — non ancora Diego Armando Maradona — al suo gol vittoria al 94′ l’8 aprile 2018 contro il Chievo Verona. Tra l’altro l’attuale centrocampista dell’Anderlecht, che è anche cittadino italiano, nel 2017 avrebbe potuto giocare per la Nazionale azzurra: lo voleva l’ex ct Giampiero Ventura.
Eldor Shomurodov — Uzbekistan
Scrivi una cosa seri Corri e fallo per tutta la gente dell’Uzbekistan! / Corri e vai, Shomurodov / Corri e vai, senza freni / Tu che puoi diventare un biiiiig / Eldor Shomurodov Eldor…