La docuserie autoprodotta da Bellingham sta avendo un successo pazzesco

Tutti gli episodi sono gratis su YouTube, e anche questa è una rivoluzione.
di Redazione Undici

Qualche settimana fa, alcuni grandi calciatori hanno aperto i propri canali ufficiali su YouTube. Sembrava una decisione anacronistica, e invece ciò che sta succedendo sul canale di Jude Bellingham ci dimostra che era una scelta proiettata verso qualcosa di diverso, di nuovo. Verso il futuro. Il fuoriclasse del Real Madrid ha infatti lanciato Jude Out of the Floodlights, una docuserie visibile gratis. E che ha già superato le 4 milioni di visualizzazioni, se sommiamo i numeri dei quattro episodi rilasciati finora. Per altro si tratta di cifre destinate a crescere, visto che mancano ancora le puntate dedicate alla vittoria in Champions League e agli Europei 2024, in cui Bellingham e l’Inghilterra sono arrivati fino alla finale.

Tutta questa storia sembra non raccontare nulla di nuovo, in fondo le docuserie sul calcio – sui grandi campioni, sulle squadre del presente e del passato, ecc. – sono un prodotto che esiste da anni. Il punto è che Bellingham ha fato tutto da solo, cioè insieme con il suo entourage: ha ideato e prodotto e girato Jude Out of the Floodlights, e questo naturalmente ha permesso un accesso totale alla sua vita pubblica e privata. Ai momenti che trascorre come stella del Real Madrid e della Nazionale inglese, ma anche a quelli in cui è semplicemente Jude che sta con la sua famiglia, con i suoi amici. Con suo fratello Jobe, 19enne centrocampista del Sunderland che fisicamente gli somiglia in modo inquietante.

Il Telegraph, in questo articolo, ha scritto che Jude Out of the Floodlights è «un prodotto leggero, in cui viene fuori che Bellingham è un ragazzo normale». Al tempo stesso, però, il prestigioso quotidiano inglese parla di «rivoluzione», di «segno che i tempi stanno cambiando». Perché? Semplice: «Bellingham non ha ancora rilasciato un’intervista tradizionale a nessun media, che sia un giornale, un canale televisivo o radiofonico. Ma ha deciso di produrre e lanciare una serie su se stesso. In questo modo, in pratica, Jude ci sta dicendo che i calciatori possono ampliare ciò che succede da anni con i social media: ora sono direttamente loro, insieme con il loro staff, a coordinare il messaggio che vogliono dare all’esterno».

Episodio 03

A pensarci bene, YouTube e il canale ufficiale sono altri due punti fondamentali dell’intera vicenda: Jude Bellingham ha deciso di raccontarsi come se fosse su una grande piattaforma, ma senza vincolarsi a nessuna di esse. Quello che vediamo, dunque, è dipeso e dipende solo ed esclusivamente da ciò che ha scelto lui stesso. Bellingham, in pratica, ha preso la sua carriera e la sua vita e ha deciso cosa raccontare, come raccontarlo, fino a che punto spingersi. E l’ha fatto offrendo tutto gratis ai suoi fan. Sono tutti aspetti che, in qualche modo, avranno per forza un impatto sul modo in cui percepiamo i calciatori e i media calcistici/sportivi. Scusate se è poco.

>

Leggi anche

Calcio
È iniziata la corsa per ospitare il Mondiale per Club 2029, e in lizza ci sono già Brasile, Spagna e Marocco
Quello che si sta svolgendo negli USA non è un torneo perfetto, per usare un eufemismo, ma intanto la FIFA ha già registrato diverse manifestazioni di interesse per la prossima edizione.
di Redazione Undici
Calcio
Come siamo arrivati alla clamorosa retrocessione del Lione (che però potrebbe ancora salvarsi)
L'Olympique, come preannunciato a novembre, è stato spedito in Ligue 2 per irregolarità finanziarie. Può ancora fare appello, ma il danno è fatto.
di Redazione Undici
Calcio
La forza del Bologna è che siamo un branco di matti, intervista a Riccardo Orsolini
Uno dei migliori giocatori dell'ultimo campionato racconta i suoi esordi, il suo percorso, il suo modo di giocare e vivere il calcio: con la leggerezza, col sorriso.
di Fabio Simonelli
Calcio
L’Inter Miami ha già incassato 21 milioni di euro grazie al Mondiale per Club, come se avesse vinto 71 volte la MLS
Ecco perché le società hanno spinto e spingono così tanto per partecipare al nuovo torneo FIFA.
di Redazione Undici