Jürgen Klopp sarà il nuovo capo del network calcistico Red Bull

Il suo nuovo incarico inizierà a gennaio, e preannuncia una rivoluzione.
di Redazione Undici 09 Ottobre 2024 alle 11:02

Il periodo sabbatico di Jürgen Klopp è già finito, più o meno: quattro mesi dopo il suo addio al Liverpool, l’allenatore tedesco è stato nominato nuovo Global Head of Soccer del network Red Bull. Che, ricordiamolo, si compone di quattro squadre di proprietà – RB Lipsia (Germania), New York Red Bulls (USA), Red Bull Bragantino (Brasile) e Liefering (Austria) – più una sponsorizzata, ovvero il Red Bull Salisburgo (Austria). E possiede delle quote anche del Leeds United, nella Championship inglese. Di fatto, quindi, Klopp non è tornato in panchina: ha assunto un ruolo dirigenziale, di indirizzo e di rappresentanza all’interno della seconda multiproprietà calcistica più grande del mondo – dopo quella del City Football Group. Il suo nuovo incarico inizierà ufficialmente il primo gennaio del 2025, e nel contratto firmato nelle scorse settimane – almeno secondo quanto riportato da Sky Sports DE – c’è una clausola d’uscita: nel caso in cui Klopp venisse scelto come ct della Germania, potrebbe lasciare il suo posto in Red Bull.

A questo punto, ovviamente, la domanda sorge spontanea: cosa farà Klopp in Red Bull? In cosa consisterà il suo lavoro di Global Head of Soccer? Secondo le indiscrezioni trapelate da più parti, si occuperà di supportare i direttori sportivi dei singoli club, di supervisionare lo scouting globale e lo sviluppo degli allenatori all’interno della multiproprietà. È stato lo stesso Klopp, attraverso una dichiarazione comparsa sugli account ufficiali Red Bull, a confermare le voci: «Sono entrato a far parte di Red Bull per sviluppare, migliorare e supportare l’incredibile talento calcistico che abbiamo a disposizione. Ci sono molti modi in cui possiamo farlo, a partire dall’uso delle conoscenze e dell’esperienza d’élite che Red Bull ha maturato in altri sport in e altri settori. Vedo il mio ruolo principalmente come un mentore per gli allenatori e la dirigenza dei club Red Bull, ma in ultima analisi sono parte di un’organizzazione che è unica, innovativa e lungimirante».

Oliver Mintzlaff, amministratore delegato dei progetti aziendali e degli investimenti di Red Bull, ha usato parole piuttosto impegnative – per quanto vere – nell’annunciare l’arrivo di Klopp: «È sicuramente l’operazione più importante fatta dal dipartimento calcistico Red Bull nel corso della sua storia:Klopp è una delle figure più grandi e influenti del calcio mondiale, e il suo arrivo nel nostro organigramma sarà un punto di svolta. Ci auguriamo di ricevere impulsi preziosi e decisivi in ​​aree chiave per rendere i club ancora migliori, sia collettivamente che individualmente». 

In effetti si tratta di una notizia importantissima, si può dire anche sensazionale: non solo perché Klopp ha deciso di interrompere in anticipo la sua stagione di “ricarica” dopo i sette anni passati a Liverpool, ma perché assumerà un ruolo del tutto nuovo, che presuppone dei margini d’azione non ancora identificati. Per uno degli allenatori più vincenti della nostra era, è un cambiamento importante, è una vera e propria sfida. un salto nel buio. In ogni caso, almeno questo, Klopp incontrerà delle persone che conosce già: al Salisburgo, infatti, ci sono l’allenatore Pep Lijnders, suo vice negli anni ad Anfield Road, e altri componenti del suo vecchio staff (Vitor Matos e Andreas Kornmayer). Proprio il Salisburgo sta vivendo un momento tutt’altro che semplice, sia a livelli di risultati che dal punto di vista progettuale. Magari Klopp inizierà proprio da lì, a ristrutturare l’universo Red Bull.

>

Leggi anche

Calcio
Alvaro Carreras è l’ultimo grave errore di mercato del Manchester United
I Red Devils continuano a lasciar partire talenti che, appena arrivati altrove, cominciano a brillare. Il terzino sinistro titolare del Real Madrid è solo l'ultimo di una lunga lista.
di Redazione Undici
Calcio
Il Barcellona può finalmente tornare al Camp Nou, ma sono già scoppiate le polemiche per i prezzi dei biglietti
A meno di 189 euro sarà impossibile ammirare Yamal e compagni in azione nello stadio restaurato. E chiaramente ai tifosi blaugrana non va giù.
di Redazione Undici
Calcio
La Repubblica Democratica del Congo non è arrivata a un passo dai Mondiali grazie a un rito voodoo
L'allenatore della Nigeria sostiene che sia andata proprio così, ma in realtà dietro questo percorso c'è un lavoro che va avanti da anni.
di Redazione Undici
Calcio
Per l’Irlanda, Troy Parrott è diventato un vero e proprio eroe nazionale
Una tripletta da epica del calcio, per un Paese che non partecipa a un Mondiale da un quarto di secolo. E oggi perfino l'aeroporto di Dublino ha cambiato nome in onore dell'attaccante.
di Francesco Gottardi