Stiamo vivendo un’annata calcistica ricca di novità, a cominciare naturalmente dalla Champions League allargata, che terminerà con il controverso Mondiale per Club organizzato dalla FIFA – in programma negli Stati Uniti a partire dal 15 giugno prossimo. Proprio in relazione – e come reazione – a tutti questi cambiamenti, negli ultimi mesi si è discusso tantissimo di un calendario sempre più ingolfato, al limite dell’insostenibile per i grandi club. Che, come detto, al termine della stagione canonica andranno a giocare anche la nuova competizione voluta a tutti i costi dalla FIFA. C’erano e ci sono tantissimi dubbi e perplessità sul format e sul timing del torneo, sul modo in cui le società e gli allenatori – e ovviamente anche i giocatori – approcceranno a questo nuovo impegno. Da parte sua, la FIFA ha deciso di imboccare la strada della rigidità assoluta, almeno per quanto riguarda la gestione del turn over: nel regolamento ufficiale del torneo, reso noto poche ore fa, c’è un articolo che obbliga le squadre qualificate al Mondiale per Club a schierare la miglior formazione possibile in tutte le gare del torneo.
Riportiamo alla lettera l’articolo in questione, vale a dire il numero 4.2 comma d del regolamento ufficiale: «Sottoscrivendo l’Accordo di partecipazione, ogni club partecipante si impegna automaticamente a schierare la propria squadra più forte durante la Competizione». Nel testo non ci sono ulteriori specificazioni, di conseguenza non è possibile sapere quali saranno le sanzioni previste in caso di violazione e, cosa ancora più interessante, come saranno individuate eventuali violazioni. Molto banalmente: cosa vuol dire «la miglior formazione possibile»? E qual è il limite che determina la differenza tra un semplice turn over tra i giocatori e la volontà di snobbare le partite, ovvero ciò che la FIFA ha voluto evitare inserendo questa postilla nel regolamento?
Queste domande diventano ancora più significative se pensiamo ai tempi strettissimi che avranno i club per preparare le partite di giugno: come detto il Mondiale per Club inizierà il 15 giugno 2025, ma sette giorni prima è in programma la finale della Nations League UEFA. Questo vuol dire che tantissimi calciatori saranno impegnati con le loro Nazionali fino alla vigilia del nuovo torneo, e quindi non avranno pause prima di spostarsi negli Stati Uniti. Insomma, è difficile anche solo immaginare come faranno gli allenatori di Manchester City, Inter, Juventus, Real Madrid e di tutte le altre squadre a trovare la quadra giusta, a mettere d’accordo le loro esigenze, quelle dei calciatori e quelle della FIFA. Che, ormai è evidente, vuole un torneo vero e non transigerà su questo punto.