Forse non dovremmo più sorprenderci dei talenti scovati e valorizzati dal Borussia Dortmund. Anche se non sono tedeschi, anche se sono inglesi: in fondo è già successo con Sancho, con Bellingham e ora sta succedendo du nuovo con Jamie Gittens, esterno offensivo classe 2004. La sua storia segue un plot ormai consolidato: una gran carriera giovanile in patria, il trasferimento in Germania da adolescente, l’esplosione in maglia giallonera. Ecco, ora con Gittens stiamo vivendo il terzo momento, quello dell’esplosione: dopo gli spizzichi e i bocconi della scorsa stagione, 16 gare da titolare tra Bundes e Champions League, quest’anno siamo già a sette gol e quattro assist in undici partite da titolare, più altre sette da subentrato. Il bello è che Gittens sembra molto più a suo agio in Europa che nelle gare domestiche: in Champions ha segnato contro Bruges (doppietta), Real Madrid e Dinamo Zagabria, mentre in Bundes non è andato oltre una doppietta contro l’Eintracht e una rete contro il Friburgo.
Gittens è arrivato in Germania alla fine del calciomercato estivo 2020, quello chiuso a settembre causa slittamento dovuto alla pandemia. Il BVB l’ha preso direttamente dall’Academy del Manchester City, esattamente come avvenuto con Jadon Sancho nell’ormai lontano 2017. Nei suoi anni di formazione al City, Gittens era considerato uno dei talenti più promettenti dell’intero panorama inglese: a questo link, per esempio, c’è una vecchia intervista in cui Jamie racconta il suo passaggio dal Reading (la squadra in cui ha iniziato a giocare) a «una delle Academy più importanti e competitive al mondo, dove non puoi mollare mai, devi sempre dare il massimo se vuoi andare in campo». A parlare era un ragazzino che aveva già esordito nella Nazionale Under 15 e poi nell’Under 16, e che negli anni successivi sarebbe stato convocato e schierato anche nell’Under 18, nell’Under 19 (con cui ha conquistato l’Europeo di categoria) e infine nell’Under 21.
Dopo il trasferimento al Dortmund, in realtà poi le cose non sono andate così lisce: Gittens ha subito diversi infortuni e due operazioni alla spalla, quindi non ha potuto imporsi in maniera fulminante come accadde a Sancho e Bellingham. Col tempo, però, tutti si sono accorti delle sue doti fuori dall’ordinario: Edin Terzic, ex tecnico del Borussia, l’ha definito «un giocatore esplosivo, speciale»; il successore di Terzic e attuale allenatore del BVB, Nuri Sahin, ha detto che Gittens è «brutalmente bravo nell’uno contro uno». Sono parole impegnative, ma realistiche. Ce ne siamo resi conto a Zagabria, durante la gara contro la Dinamo, quando Gittens ha segnato – con un gran tiro a girare – dopo aver saltato due avversari con altrettanti dribbling secchi:
«Brutalmente bravo nell’uno contro uno», esatto
Pochi minuti dopo questo gol, alla fine di Dinamo Zagabria-Borussia Dortmund, la BBC ha pubblicato un articolo con questo titolo: “Gittens for England? Dortmund winger adds another stunner”. Insomma, già si ragiona in termini di campione in costruzione, di lancio in grande stile anche per la (nuova?) Nazionale di Thomas Tuchel. In effetti è inevitabile, la storia di Sancho – al di là di come sta andando negli ultimi anni – e quella di Bellingham, unite alle evidenti qualità di Gittens e alla predisposizione del BVB per questo lavoro sui giovani, autorizzano ad avere grandi ambizioni. È stato lo stesso Gittens a confermarlo, in un’intervista rilasciata questa estate: «Anche nei momenti più difficili, quando ho dovuto fare i conti con gli infortuni, ho sempre sentito la fiducia del club nei miei confronti. Mi sento incredibilmente a mio agio in questa squadra, in questa città, in questo stadio». Adesso stanno iniziando ad accorgersene tutti.