Nella storia recente, poche giocate calcistiche sono state identificate in maniera totale, assoluta, con un solo giocatore. È il caso della Trivela, nel senso che basta nominarla per evocare subito lo spirito di Ricardo Quaresma. A pensarci bene è inevitabile, l’ex esterno di Porto e Inter l’ha utilizzata tantissimo, forse anche troppo, al punto da renderla il suo marchio di fabbrica. Con l’eclissi di Quaresma, che da due anni ha smesso di giocare, la trivela sembrava praticamente scomparsa. O meglio: come la stragrande maggioranza di altri trick creativi e ben identificabili, è stato eseguito in modo sporadico e un po’ da tutti, però senza che nessuno se ne appropriasse in maniera decisa e definitiva. Poi è arrivato Lamine Yamal.
Nell’ultima gara di Liga, in cui il Barcellona ha battuto il Maiorca per 5-1, Yamal ha servito un assist di trivela al suo gemello Raphinha, bravissimo a farsi trovare in area di rigore, alle spalle dei difensori, e a toccare appena il pallone per depositarlo in rete. Il bello – o il brutto, se siete degli avversari o non amate particolarmente il giovanissimo prodigio del Barça – è che siamo al terzo caso stagionale, era già successa la stessa identica cosa con Dani Olmo, durante il derby contro l’Espanyol, e ancora con Raphinha, quando la squadra di Flick ha sconfitto il Villarreal per 5-1. Trovate tutte e tre le trivele di Yamal, tutte ovviamente fatte col suo piede forte, il sinistro, nel video appena sotto:
Niente male
È chiaro che il modo di giocare e la posizione di Yamal, un mancino puro schierato quasi sempre come esterno offensivo a destra, agevoli questo tipo di soluzione: l’attaccante del Barça ama condurre la palla dando la sensazione di accentrarsi, di convergere sul suo piede forte. Ma questo non vuol dire che faccia solo tipo di movimento, anzi spesso questo suo modo di pattinare sul campo è una trappola, un’esca, i difensori chiudono l’interno e lui invece accelera sull’esterno. Oppure, come si vede in questo video, se dall’altra parte c’è l’inserimento di un compagno e allora Yamal lo vede e lo serve. Lo fa col sinistro, utilizzando l’esterno, e in questo modo crea traiettorie su cui è difficilissimo difendere. Perché la sfera esce e poi rientra, di fatto aggira la linea, se chi attacca la porta riesce a bruciare il suo marcatore si trova sempre solo davanti al portiere. Poi certo, serve qualità per servire tre passaggi decisivi sempre allo stesso modo, un modo non proprio convenzionale. Ma Lamine Yamal di qualità ne ha in abbondanza, forse anche più di quanto ne avesse Quaresma. E infatti sta facendo tornare di moda la trivela, ma non è la Trivela: è anche quello, e poi tantissime altre cose. Per fortuna.