In Inghilterra, anche le squadre di quarta divisione hanno i loro club satelliti all’estero

Il Walsall gioca in League Two, ma la sua proprietà gestisce altri tre club in Danimarca, Irlanda e Togo.
di Redazione Undici
27 Gennaio 2025

Per l’appassionato medio di calcio inglese, il Walsall è una squadra dal fascino modesto: ha una lunga storia, naturalmente, ma le puntate nella seconda divisione del calcio inglese sono state sporadiche (l’ultima risale all’inizio degli anni Duemila). E, soprattutto, non hanno mai portato a un progetto di lunga scadenza. Adesso le cose pare che stiano cambiando. Solo, però, in un modo tutt’altro che romantico: il Walsall sta dominando la League Two, la quarta divisione della piramide britannica in cui milita dal 2019, ma soprattutto è il centro di gravità di una multiproprietà calcistica già penetrata in quattro nazioni differenti.

Tutto è iniziato nel nell’estate 2022, quando la Trivela Group – un fondo con sede in Alabama, negli Stati Uniti, e che fa capo agli imprenditori Ben Boycott e Kenneth Polk – ha acquisito le quote del Walsall. Nel giro di pochi mesi, lo stesso Trivela Group ha rilevato la maggioranza delle azioni di altri tre club non inglesi: il Drogheda United (Irlanda), il Trivela FC (Togo) e il Silkeborg (Danimarca). Proprio in Danimarca, Boycott e Polk hanno incontrato le maggiori resistenze da parte dei tifosi, che forse presagivano la maggior importanza che sarebbe stata data al Walsall. E in effetti sta andando in questo modo, più o meno: come scrive il Guardian in questo articolo, diversi giocatori del Drogheda sono stati aggregati al Walsall. Ed è la stessa società a dire che il loro modello di gestione tratta i vari club come un’unica entità, in modo da ottenere vantaggi per tutti: Mat Sadler, manager della squadra inglese, ha detto che «sapevo a cosa sarei andato incontro: penso che sia molto utile avere accesso a giocatori di squadre diversi in Paesi diversi. Siamo in costante comunicazione con Drogheda e con Silkeborg, per capire cosa succede e come proseguire nel nostro percorso di crescita».

Ecco, proprio quella di Mat Sadler è una figura molto importante nel progetto-Trivela. Per un motivo molto semplice: rappresenta il punto di congiunzione tra i nuovi investitori e l’identità locale del club. Sadler, infatti, ha giocato al Walsall in due momenti diversi della carriera, tra il 2011 e il 2012 e tra il 2019 e il 2022, poi è stato scelto come allenatore a interim ad aprile 2023. Un buon inizio gli ha fatto conservare il posto, e ora sta guidando la sua squadra alla promozione in terza divisione (al momento i punti di vantaggio sono 12). Non sarà il City Football Group, ma in ogni caso si tratta sempre di un modello rivoluzionario: in fondo, a pensarci bene, è come se le squadre di Serie D italiana avessero dei club satelliti all’estero. In Inghilterra, tutto questo è possibile.

>

Leggi anche

Calcio
Il Sunderland ha già speso 135 milioni sul mercato e non vuole fermarsi
Dopo anni difficili, quelli raccontati nella serie Sunderland Till I die, i Black Cats vogliono affrontare il ritorno in Premier in grande stile.
di Redazione Undici
Calcio
Il Burnley è il primo club a stipulare una partnership con X/Twitter, e non tutti ne sono entusiasti
La squadra inglese, appena ritornata in Premier League, creerà contenuti in partnership con la piattaforma di Elon Musk.
di Redazione Undici
Calcio
L’Arabia Saudita ha avviato una nuova fase del suo progetto calcistico, e ora vuole vendere le sue squadre agli stranieri
Continua la privatizzazione della Saudi Pro League, e adesso si guarda anche all'estero: un modo per provare a competere davvero con le grandi leghe europee.
di Redazione Undici
Calcio
Snoop Dogg è diventato comproprietario dello Swansea City
Il rapper americano, che pochi giorni fa aveva posato con la maglia degli Swans, ha investito in una quota di minoranza del club gallese.
di Redazione Undici