Lewis Hamilton è già innamoratissimo dell’Italia

I primi giorni in Ferrari del pilota britannico sembrano una vera e propria luna di miele.
di Redazione Undici

L’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari e la sua presentazione sono stati degli eventi enormi. E sono stati gestiti benissimo, per altro. Adesso che si è spento l’entusiasmo iniziale, se possibile, le cose stanno andando addirittura meglio. Ed è lo stesso pilota britannico a farlo capire, a farlo capire, a raccontarlo in prima persona. In tutti i modi e in tutti gli aspetti possibili. A cominciare, naturalmente, da quelli relativi alla competitività della macchina: «Ho trovato una squadra che ha tutto ciò che serve per vincere il Mondiale. Si tratta solo di mettere insieme i pezzi». Questa di Hamilton è una dichiarazione importante, soprattutto se consideriamo che la Ferrari non vince il titolo piloti dal 2007 e quello costruttori dal 2008.

Secondo quanto racconta The Athletic in questo articolo, poi, anche l’ambientamento di Hamilton all’Italia sta andando benissimo. Intanto è un anno che il pilota inglese sta prendendo lezioni di italiano, e continua a farlo. Il motivo? Semplice: Sir Lewis vuole integrarsi il prima possibile con il suo nuovo team, con il suo nuovo mondo. E vuole anche realizzare una sua aspirazione d’infanzia: «Ho iniziato a correre proprio in Italia», ha raccontato. «Era il 1997, lavoravo con meccanici italiani e volevo proprio imparare la loro lingua, il loro gergo. Non è facile per me, finora non ho mai avuto necessità di parlare una lingua che non fosse l’inglese. Ma sono disposto a fare di tutto per integrarmi e a capire la vostra cultura».

Il corso pare stia funzionando. Al punto che, qualche giorno fa, ha tenuto un discorso in italiano presso gli stabilimenti di Maranello. E non solo: Hamilton ha anche confessato di aver mangiato tre pizze in una settimana; infine, ma non in ordine di importanza, pare che Hamilton abbia preso casa a Milano, nella zona di Porta Nova – o almeno così sostiene il Corriere della Sera. Tutti questi sforzi sono stati accolti in modo molto positivo dall’ambiente Ferrari. Jerome d’Ambrosio, nuovo vice-direttore del team, ha detto che «qui tutti lo amano fin dal primo giorno: è riuscito a stabilire un contatto con tutti». Anche questo è un aspetto che ha colpito il pilota più vincente nella storia della Formula Uno (Hamilton ha vinto sette titoli mondiali, gli stessi conquistati da Schumacher): tutti quelli che lavorano alla Ferrari condividono ambienti e spazi, a differenza di quanto avviene in Mercedes sono concentrati in pochi edifici. E allora è più facile creare dei legami, lavorare insieme.

Lo stesso discorso vale anche per il suo rapporto con Leclerc. «L’inizio della loro collaborazione», ha detto il team principal della Ferrari Fred Vasseur, «è stato davvero positivo. La cosa più importante è mantenere questo rapporto, continuare a lavorare come una squadra». Anche lo stesso Leclerc sembra d’accordo: «Il fatto che Lewis si sia unito al team rappresenta una grande spinta per tutti. La direzione in cui vogliamo andare è piuttosto chiara», ha detto il pilota monegasco.

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