L’Aston Villa ancora in corsa per tutto è l’ennesimo capolavoro di Unai Emery

I Villans sono in semifinale di FA Cup, ai quarti di Champions, in corsa per il quarto posto. E il merito è soprattutto del loro manager.
di Redazione Undici 30 Marzo 2025 alle 19:39

Se volete un piccolo teaser dell’Aston Villa versione 2024/25 guardate l’1-0 di Rashford al Preston North End nel quarto di finale di FA Cup. C’è tutto quello che chiede il suo manager Unai Emery: azione di ribaltamento veloce, spaziature corrette, giocate di prima in verticale. Ma soprattutto il coinvolgimento di tutti e quattro gli attaccanti, da Asensio – che dovrebbe fare la prima punta e invece viene a creare a metà campo – a Ramsey che si stacca sulla sinistra, poi Rogers e Rashford, gli esterni che si incrociano creando uno scompenso nella difesa avversaria. L’immagine più felice di un sistema di interscambi in cui tutti viaggiano sullo stesso ritmo. Non c’è una vera stella, ma tanti buoni giocatori con caratteristiche diverse che garantiscono imprevedibilità.

Fin dall’inizio della stagione Emery non ha voluto scegliere. Ha sempre voluto portare avanti più competizioni possibili e finora ci sta riuscendo. A inizio aprile, infatti, il suo Aston Villa è ai quarti di finale di Champions, in cui affronterà il PSG, è ancora in lotta per giocare la Champions e volerà a Wembley per le semifinali di FA Cup. Certo, il calendario si è aperto, soprattutto in Champions, con l’ottavo di finale contro il Club Brugge e in FA Cup, dove Tottenham a parte, non hanno affrontato big. Ma i clarets and blue sono stati bravi a sfruttare queste occasioni.

La sintesi della vittoria contro il Preston North End

Gran parte del merito va dato a Emery, che ha avuto il coraggio di prendere delle decisioni forti, soprattutto nel mercato di gennaio. Certo, dalle parti di Birmingham il budget non è mai stato un problema: la proprietà di Nassef Sawiris, businessman egiziano con un patrimonio di 9.8 miliardi di dollari, è assolutamente solida. Ma questo non vuol dire che si comprino giocatori a caso, al Villa Park ogni entrata è legata a un’uscita. Vanno via Buendía e Durán? Ecco che arrivano Asensio e Rashford. Uomini offensivi di livello superiore che rinvigoriscono la squadra e permettono un salto di qualità. Giocatori, però, che avevano anche tante richieste. Per questo è interessante notare come abbiano scelto di trasferirsi a Birmingham che non è certamente la capitale del turismo mondiale.

Hanno optato per l’Aston Villa per il contesto creato da Emery. Sapevano che avrebbe potuto esaltarli. Anche perché, se segui l’allenatore spagnolo, sai che giochi e ti diverti. Il metodo dell’ex manager dell’Arsenal, infatti, è decisamente meritocratico: scende in campo chi performa meglio. Lo stesso Rashford, per esempio, si pensava fosse titolare da subito, invece si è inserito gradualmente all’interno di un meccanismo di rotazioni che coinvolge Malen, altro acquisto della sessione invernale, Rogers, Onana e Ramsey. Due dei principali protagonisti della scorsa stagione che ha riportato la Champions nelle Midlands dopo 41 anni, come Watkins e Bailey, hanno perso il posto nelle gerarchie, tanto che il giamaicano potrebbe lasciare il club in estate. Durán, eroe della vittoria contro il Bayern, è stato lasciato andare in Arabia senza troppi rimpianti.

La bravura di Emery è stata di aver fatto crescere contestualmente tutta la rosa. Con margini diversi, naturalmente, ma anche perché si partiva da status tecnici diversi: Rogers, Ramsey e Onana sono tra nel gruppo degli uomini offensivi più efficaci di tutta la Premier, Konsa è ormai affidabile in marcatura, in campo aperto e in impostazione. Disasi si è inserito alla grande, Mings non ha fatto rimpiangere Pau Torres (fuori per un problema al metatarso); Digne che aveva avuto una fase di appannamento tra gennaio e febbraio, ora è tornato ai suoi standard, come dimostra anche l’ottima traccia all’indietro per la rete di Rashford al Preston North End.

Insomma, tutto sta girando per il verso giusto. Nel corso dell’anno c’è stato qualche blackout, le sconfitte esterne contro Crystal Palace (4-1) e Wolverhampton (2-0) in campionato lo dimostrano. Ma si trattava di match a cavallo di impegni europei o alla fine di strisce fitte di impegni e da cui, comunque, l’Aston Villa si è ripreso alla grande, sconfiggendo Chelsea e Brentford. Adesso cominceranno le partite che pesano di più. Emery ne è consapevole e vuole evitare di ripetere l’errore della scorsa stagione, in cui la pressione del ruolo di favorita in Conference ha giocato un brutto scherzo in semifinale contro l’Olympiakos. Per questo motivo, ha richiesto espressamente dei giocatori con grande esperienza internazionale, Rashford e Asensio su tutti. L’obiettivo è quello di portare a termine l’ennesimo capolavoro, magari riportando un trofeo a una tifoseria che non festeggia niente dai tempi dell’ultima Coppa di Lega, nel 1996.

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