Il Mondiale per Club ha già stravolto il calciomercato, come dimostra il caso di Alexander-Arnold

Il Real Madrid pagherà 10 milioni al Liverpool per anticipare l'arrivo del terzino già a giugno, rendendolo disponibile per il torneo americano. E sempre più affari potrebbero risolversi in questo modo.

Un singolo bonifico da 10 milioni di euro. E tutti contenti. Trent Alexander-Arnold, che chiusa la sua decennale militanza nei Reds è pronto ad anticipare l’inizio della sua nuova avventura al Real Madrid. Il Liverpool, che incasserà una cifra inaspettata per un giocatore che da tempo credeva di perdere dal 30 giugno a parametro zero (tra l’altro evitando di dovergli pagare l’ultimo spicchio di un corposo stipendio). E soprattutto il Real Madrid, che assicurandosi le prestazioni del terzino inglese già a partire dal primo giugno potrà subito schierarlo in campo al Mondiale per Club. Un mese di differenza, che in termini di visibilità e appeal commerciale fa tutta la differenza del mondo.

Aggregandosi ai nuovi compagni soltanto a luglio, Alexander-Arnold avrebbe infatti perso le tre partite della fase a gironi della rassegna americana. Un’assenza tecnicamente trascurabile, ma non per le esigenze mondane del Mondiale per Club: debuttare con la maglia del club più vincente al mondo contestualmente all’inizio del torneo, aumenterebbe di conseguenza il suo prestigio intrinseco (tanto spinto dalla FIFA quanto snobbato dai tifosi). Senza contare che c’è già una certa curiosità di vedere il Real in azione con il nuovo allenatore.

Alexander-Arnold diventa così anche uno dei primi calciatori a beneficiare della finestra di calciomercato straordinaria voluta da Infantino, proprio per far sì che i club partecipanti al Mondiale siano autorizzati a rinforzare la propria rosa nei primi dieci giorni di giugno. Il Real Madrid, anche considerata l’emergenza nell’organico di Xabi Alonso – con Valverde spesso dirottato sull’out di destra già da Ancelotti – ha preferito cogliere la palla al balzo e anticipare le tappe per l’inserimento di un top player. Che pur di firmare coi Blancos, a 26 anni, ha scelto di lasciare la sola squadra per cui finora aveva giocato in carriera (per 332 volte, l’ultima delle quali tra i mugugni di Anfield costretta a dare l’addio a un simbolo).

E a questo punto si pone una riflessione denaro-temporale: possono trenta giorni valere ben 10 milioni di euro? Secondo le facoltose finanze del Real Madrid, evidentemente sì. Anche se in proiezione si tratta di una cifra fuori scala, per Alexander-Arnold e per la stragrande maggioranza dei giocatori – basti pensare che 12 milioni è la base dello stipendio mensile di Lionel Messi. Dipende dal mese, però. E in questo senso, il club di Florentino Pérez ha intuito alla perfezione l’unica vera ratio del nascituro Mondiale per Club: passare all’incasso. Scommettendo che già a metà estate quei 10 milioni pagati al Liverpool si saranno rivelati un investimento proficuo. Tutti contenti, appunto.

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