Salomon Kalou ha smesso di giocare, e adesso produce cioccolato

Dalla Champions League vinta con il Chelsea agli stabilimenti di cacao: oggi l'ex attaccante sogna di vendere il suo prodotto nei migliori supermercati inglesi.
di Redazione Undici 30 Maggio 2025 alle 18:25

Ci sono sogni e sogni. Diventare un gran calciatore, fatto. Ma da bambino per Salomon Kalou c’era anche qualcosa in più: «Mangiare cioccolato. Non ricordo di averne mai avuto occasione» racconta oggi l’ex attaccante del Chelsea in un’intervista al Telegraph. «Non sapevo nemmeno cosa fosse: è caro, è un privilegio per molte persone del mio paese». Nonostante la Costa d’Avorio produca il 45% del cacao mondiale. «La gente non sa che quel che si realizza nelle loro fattorie serve per il cioccolato. Mio zio ne aveva una e sono cresciuto dando una mano nei campi». E ora per Salomon è l’ora di tornare alle origini, da protagonista: con il suo nuovo brand di cioccolato.

Un’avventura senz’altro insolita, nel mondo del calcio – da cui Kalou si era congedato l’anno scorso, dopo oltre due decenni di professionismo (l’ultima esperienza all’Arta/Solar7, nel massimo campionato del Gibuti). «Ma per fare un paragone fra le due realtà, sia il cacao sia il pallone sono due prodotti tipici della Costa d’Avorio capaci di diventare globali. Un attaccante può nascere a Oumé, arrivare al Chelsea e vincere la Champions League». E Oumé sarà anche il nome del marchio di cioccolato deluxe che Kalou sogna «di arrivare a vendere negli scaffali di Waitrose», una delle catene di supermercati più note del Regno Unito – e la più glamour sul mercato: fornisce cibo e bevande anche alla corte di Sua Maestà.

Il progetto è ancora agli inizi, ma ha tutte le connotazioni dell’ambizione: in occasione del lancio della cioccolata Oumé, nelle sale di un hotel a cinque stelle di Londra, l’altro giorno erano presenti anche Bosingwa, Yaya Touré, Raul Meireles e Romelu Lukaku (arrivato per direttissima dopo la visita al Papa per lo scudetto del Napoli). Tutti ex compagni di club e Nazionale, che il 45enne Kalou ha accolto in un mix fra passato e futuro. «Mentre la carriera di Salomon», si legge sul sito dell’azienda, «procedeva tra Europa e America latina, il nome Oumé diventava sinonimo di nostalgia. Per quegli aromi, paesaggi e affetti appartenenti a un altro luogo e tempo». Dopo oltre 200 gol in 750 partite, per Kalou sembra arrivato il momento di riattivarli.

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