Ci sono molti motivi per andare a Ginevra, la città dello sport

Non solo la partita tra le Azzurre e il Portogallo di Euro 2025, ma un percorso pieno di natura, vie acquatiche, vino e castelli. A pochi chilometri dall’Italia.

Il primo Europeo femminile ospitato dalla Svizzera è una grande vetrina, quindi una grande occasione. Per il movimento, per il Paese e quindi per le città che ospiteranno le partite. Nel caso di Ginevra, il bellissimo Stade de Genève – un gioiellino da 30mila posti inaugurato nel 2003 con un’amichevole tra Svizzera e Italia, poi sede di tre gare degli Europei maschili del 2008 e infine impianto di casa del Servette – sarà il teatro di cinque gare, compresa una semifinale, e confermerà la sua vocazione storica: quella di luogo dinamico e internazionale, di piccolo centro a misura d’uomo che però trasmette lo spirito di una metropoli cosmopolita, ricca di storia e di opportunità. E, perché no, anche di scorci suggestivi: l’abitato si arrampica intorno al lago più grande della Svizzera e dell’Europa Occidentale, e quindi non è difficile imbattersi in pontili o piccole baie che restano impressi negli occhi e nella mente. Se poi pensiamo al simbolo della città, ovviamente il Jet d’eau, è impossibile non rimanere colpiti: si tratta di una fontana unica nel suo genere, il cui getto può raggiungere i 140 metri d’altezza e ha una portata di sette tonnellate.

Molto più che nei campionati nazionali, poi, le competizioni internazionali sono un’ottima scusa per conoscere nuove città, culture, regioni. Ginevra è famosa per essere un centro di rilevanza globale a livello politico e diplomatico: in città ci sono uffici dell’ONU e la sede principale del CERN, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Insomma, è un luogo dove si costruisce il futuro, in tutti i sensi possibili. In occasione di Euro 2025 il sito del Turismo svizzero ha costruito una guida città per città affidando ad alcune calciatrici il ruolo di guide ufficiali, per mostrare punti di vista inediti su ogni luogo.

Per Ginevra ci ha pensato Sandrine Mauron, centrocampista del Servette FC Chênois Féminin, che conosce la città più per le sue attrazioni all’aria aperta che per la diplomazia internazionale. Per esempio: una corsetta prima della partita? C’è un itinerario molto “acquatico”, che permette di correre lungo le sponde del Lago di Ginevra, da Avenue de la Paix lungo Place de Nations, passando vicino al quartier generale europeo delle Nazioni Unite. È un percorso pieno di natura grazie al passaggio per il Giardino botanico, che ospita 16 mila specie vegetali, e all’acqua sempre presente e in vista. Il lago è balneabile, quindi ci si può fermare per una nuotata rinfrescante. Altrimenti si può correre più nel centrocittà, arrivando fino alla cosiddetta Jonction, ovvero il punto in cui il Rodano si incontra con l’Arve. Si passa dal MAMCO, il museo di arte moderna e contemporanea, e si percorrono strade contornate da case e giardini in stile mediterraneo fino alla Plage des Eaux-Vives. Tutti i percorsi sono disponibili sull’applicazione Strava, e si possono consultare da qui.

Ma appunto, Ginevra è una città lacustre, e nonostante la Svizzera offra un clima fresco anche nelle estati che dall’Italia percepiamo più torride, è sempre una buona idea – consiglia ancora Mauron – farsi un giro sul lago in stand up paddle o in windsurf. E per il pomeriggio, a pochi minuti dalla città, c’è una regione vitivinicola antichissima. Città e campagna vivono in un’armonia stupefacente, qui a Ginevra, e i migliori vitigni prosperano a soli dieci chilometri dalla sede dell’ONU. Ci si arriva, volendo, in bicicletta, fermandosi magari ad ammirare il Castello El Masr, che significa “l’egizio”, in stile multiculturale e neo- tudor, o le rovine del castello di Rouelbeau, medievale e restaurato nel 2016. I villaggi che si attraversano sono autentici e pittoreschi: Presinge, Choulex e Puplinge. Anche in questo caso, è disponibile sul sito un preciso itinerario ad anello, che parte e si ricollega alla stazione di Eaux-Vives.

Rimanendo invece in città, è bene fare un salto al Parco dei bastioni, per ammirare il monumentale Muro dei Riformatori: le grandi figure della Riforma sono rappresentate sotto forma di statue gigantesche e di bassorilievi. Al centro svettano Giovanni Calvino, Guglielmo Farel, Teodoro di Beza e John Knox.

«Un parco giochi naturale», dice Sandrine Mauron di Ginevra. E a proposito di giochi, naturalmente l’appuntamento finale è allo Stade de Genève. Il 7 luglio 2025 alle 21, Italia contro Portogallo. Sperando che Ginevra ci porti ancora fortuna, come nel 2003.