In principio portò bene. E allora perché cambiare? Da quando Kylian Mbappé ha deciso di giocare con la maglia del Real Madrid ben ordinata dentro i pantaloncini, lo scorso autunno, il suo bottino sotto porta è schizzato fino a 43 gol. Non abbastanza per risollevare la stagione più difficile dei gloriosi anni recenti dei Blancos, ma è pur sempre un inizio. E un ritorno al passato: il francese ha seguito l’esempio – se di questo si tratta – di alcuni suoi compagni di squadra come Bellingham e Camavinga. Ma anche Endrick, Carvajal, Éder Militao e Fran Garcia non sono nuovi a questo piccolo ritocco. Siamo tornati all’estetica calcistica dei tempi che furono? Agli indimenticabili anni Novanta, quando la maglia infilata dentro i calzoncini era la regola e tutti gli altri erano dei sacrileghi trasgressori?
Se è un club come il Real a dettare la linea, tutto può essere. Anche perché la maglia infilata, dal sapore un po’ vintage e un po’ ormai da altri sport, sta trovando altri seguaci fra i fuoriclasse mondiali. «Non so se sia questione di comodità, ma mi sento a mio agio ed è diventato il mio segno distintivo», si è aggiunto al coro João Neves, fresco campione d’Europa col PSG – anche se nel suo caso, pare che il gesto fosse nato addirittura ai tempi delle giovanili e della scrupolosa etichetta richiesta dal Benfica. Com’è o come non è, la vecchia maniera sta tornando di moda. E in fondo si era sempre trattato di questo, di pura moda: non c’è alcuna regola IFAB, alla voce «equipaggiamento dei calciatori», che impone di indossare la maglia fuori dai pantaloncini. Né tantomeno dentro. E in questo senso, non c’è posto più dichiaratamente elegante e attento allo stile che quello di Madrid lato Bernabéu. Basti pensare che il giovane Endrick, più arruffato ai tempi del Palmeiras, optò per un rigoroso cambio d’immagine proprio in occasione del suo arrivo in Spagna: tra i vari accorgimenti, anche la maglia dentro i pantaloncini in tutte le partite.
Florentino Pérez avrà apprezzato. Ma non solo lui: secondo chi lavora nel settore dell’abbigliamento sportivo, racconta L’Équipe, “gli anni Ottanta e Novanta continuano a ispirare i produttori di attrezzature, dalle scarpe alle divise. E anche gli stili dell’epoca offrono lo spunto ai giocatori stessi». Vedremo se il Mondiale del Club porterà nuovi adepti: calcio d’inizio fra Real e Al-Hilal stasera alle 21. Il dress code è già scritto.