Emma Raducanu si è iscritta a un corso di storia dell’arte per allentare l’enorme pressione che sente addosso

La tennista britannica è entrata in una nuova fase della sua carriera: «Voglio godermi questo periodo della mia vita», ha detto alla vigilia di Wimbledon.
di Redazione Undici

L’esplosione, le problematiche e le reazioni di Emma Raducanu vanno a comporre una storia di grande impatto e importanza, per chi segue il tennis e lo sport contemporaneo. La giocatrice britannica, infatti, è stata un’enfant prodige – la vittoria agli US Open 2021, quando aveva solo 18 anni, fu un’impresa enorme – e poi non è riuscita a mantenere le premesse e le promesse dei suoi esordi. Da quel giorno ha fatto un po’ di scelte controcorrente, per esempio quella di non avere un allenatore fisso a tempo pieno, in modo tale da provare a gestire diversamente le enormi pressioni generate dalle aspettative che c’erano intorno a le. Come se non bastasse Raducanu ha anche avuto dei problemi con due stalker, il secondo dei quali l’ha perseguitata per diversi tornei e ha cercato di acquistare anche il biglietto per Wimbledon 2025, che inizierà tra poche ore. Ora, però, l’ex numero 10 del Ranking WTA ha trovato una nuova strada per reagire a tutte le avversità: si è iscritta a un corso di storia dell’arte, che porta avanti parallelamente alla carriera da tennista.

«Fin da bambina e per molti anni», racconta Raducanu al Times, «sono stata incasellata in materie di studio legate ai numeri, matematica ed economia. Ora ho iniziato un percorso completamente diverso, che mette alla prova il modo di ragionare. È davvero affascinante». Anche il tennis, come dire, non ha aiutato molto Raducanu: pochi sport, infatti, sono così ripetitivi ad alta intensità. Lo studio di pittori come Monet – «L’impressionismo è uno dei periodi che mi ha colpito di più», ha detto Raducanu – sembra invece averle schiuso un mondo diverso, un altro modo di pensare e di giocare: «Sentivo di avere tanta pressione addosso, ma poi ho capito che voglio fare cose diverse. Anche in campo. Solo in questo modo riesco a giocare in libertà».

Raducanu ne ha fatto anche una questione di interessi fuori dal campo: «Di recente», ha raccontato, «mi sono resa conto che quello che facciamo dura così poco e passerà prima che ce ne rendiamo conto. Parlando con Ana Ivanovic, ex numero uno del mondo, mi ha fatto capire che avrebbe potuto godersi di più la vita. Ho 22 anni e non voglio avere rimpianti, voglio provare gioia in quello che faccio». In merito agli alti e bassi della sua carriera, la tennista britannica ammette che «quando raggiungi il successo in un torneo del Grande Slam, ti rendi conto che poi non è facile rimanere allo stesso livello. Per me è stato difficilissimo dover pensare “Se ho raggiunto un certo successo, perché non posso raggiungerne altri?”. Ora, però, voglio solo godermi questo momento della mia vita».

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