Estêvão Willian è un giocatore del Chelsea che giocherà contro il Chelsea al Mondiale per Club

Il giovane attaccante del Palmeiras vivrà una situazione abbastanza surreale: si sarebbe già dovuto trasferire i Blues, ma li affronterà nei quarti di finale del nuovo torneo FIFA.
di Redazione Undici

Il Mondiale per Club ha creato dei casi paradossali. L’idea di una nuova competizione alla fine della stagione europea e nel bel mezzo di quella sudamericana, con il mercato in corso, ha inevitabilmente sconquassato il calcio mondiale, non solo a livello fisico, vedi preparazione all’anno prossimo e aumento del minutaggio dei calciatori, ma anche a livello burocratico. Un esempio? Estêvão Willian del Palmeiras è già un calciatore del Chelsea che lo ha pagato 34 milioni più 23 di bonus, ma affronterà nei quarti di finale proprio i Blues. Considerato uno dei talenti più interessanti di questo torneo, il diciottenne brasiliano quest’estate approderà allo Stamford Bridge.

Sabato a Charlotte il Chelsea ha sconfitto il Benfica negli ottavi di finale, in una partita interrotta dal maltempo. Poche ore prima il Palmeiras aveva eliminato il Botafogo. Pertanto Estevão per una volta giocherà non contro il suo passato, ma contro il suo futuro. A maggio 2024 gli inglesi hanno infatti raggiunto un accordo con il Palmeiras per il giovane brasiliano. Come riportato da The Athletic, l’operazione si concluderà sulla base di 34 milioni di euro come cifra iniziale, più altri 23 milioni legati a bonus legati alle prestazioni del giocatore.

All’epoca, l’anno scorso, Estevão aveva 17 anni e contava appena undici presenze tra il Brasileirão e la Copa Libertadores, ma era già nel mirino di diversi top club europei. Il Chelsea ha voluto chiudere in fretta la trattativa per anticipare la concorrenza. Eppure, per legge, Estevão avrebbe potuto trasferirsi in Inghilterra solo al compimento dei 18 anni. Ovvero alla prima data utile – cioè all’apertura del mercato – dopo lo scorso 24 aprile, il giorno in cui Estevão è diventato maggiorenne. Tuttavia, la qualificazione del Palmeiras e del Chelsea al Mondiale per Club ha complicato le cose. Secondo fonti vicine all’accordo, le due società hanno stabilito che il giocatore sarebbe rimasto con il Palmeiras fino alla fine del torneo.

Estevão, quindi, si trasferirà a Londra non appena avrà finito il Mondiale con il Palmeiras. In un’intervista a ESPN Brasil, ha ammesso di provare «ansia» per l’imminente avventura in Premier League, aggiungendo di voler concludere il suo ciclo in modo memorabile. Queste parole hanno suscitato critiche in Brasile, ma il tecnico Abel Ferreira lo ha difeso: «È normale per un ragazzo che sta realizzando un sogno. Ha 18 anni, è stato ingenuo a parlare, e molti giornalisti lo hanno attaccato». Insomma, il Verdão lo ha chiesto di tenerlo per cercare di fare tutta la strada possibile al Mondiale per Club, e il Chelsea non si è opposto. Ma se lo ritroverà contro nella gara dei quarti di finale. Sembra assurdo, ma in realtà non lo è. Perché, semplicemente, non ci sono delle regole che lo impediscano: Estevão è tesserato per il Palmeiras, quindi per la FIFA è un loro giocatore. Non si tratta di un prestito, quindi il giocatore può giocare contro qualsiasi avversario – in Premier League la situazione è diversa: specie dopo il mercato di gennaio, i giocatori che si trasferiscono in prestito non possono affrontare il club che detiene la proprietà del loro cartellino.

Il fatto che il Mondiale per Club si giochi tra giugno e luglio, a cavallo dell’inizio della sessione estiva di mercato, ha reso tutto più surreale. Il fatto che il torneo sia alla prima edizione, ovviamente, fa in modo che non esistano precedenti simili. Allargando lo sguardo verso il passato e verso altre manifestazioni, invece, ci sono stati diversi casi: nel 2013/14, Thibault Courtois era in prestito all’Atletico Madrid e contribuì all’eliminazione del Chelsea (la squadra a cui apparteneva) alle semifinali di Champions. Mario Götze ha rischiato di vivere una situazione ancora più imbarazzante: nell’aprile 2013 si seppe che il Bayern Monaco avrebbe pagato la sua clausola (di 37 milioni) al Borussia Dortmund proprio alla vigilia della semifinale di Champions tra il BVB e il Real Madrid. Il Dortmund vinse, andò in finale proprio contro il Bayern Monaco (poi persa 2-1 a Wembley). Per fortuna, viene da dire, Götze era infortunato e dovette saltare la partita. Goretzka, invece, ha giocato contro il Bayern nel febbraio 2018, un mese dopo aver annunciato il passaggio ai bavaresi a parametro zero. Fu uno dei migliori in campo, ed è certo che anche Estevão ci metterà tutto quello che ha: un po’ per fare bella figura figura con i suoi attuali datori di lavoro, un po’ per presentarsi al meglio a quelli nuovi.

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