L’inizio era stato incantevole: due gol nelle prime tre partite di Premier, quattro contendo le prime otto a cui si aggiungevano tre assist decisivi. Tre reti procurate in meno di due mesi, praticamente con lui il Villa partiva 1-0 sopra. Poi un lento declino, il sorriso che si spegne, le giocate che non riescono e la fiducia prima sua e poi di tutto l’ambiente che cala drasticamente. Quello di Coutinho a Birmingham sembrava l’ennesimo stop and go della carriera del fantasista brasiliano, dopo le esperienze sull’altalena a Liverpool e Barcellona. E invece si è rivelato – certo, col senno di poi – l’inizio della fase discendente della sua carriera.
Due anni dopo la sua ultima partita al Villa Park, Coutinho non è più un giocatore claret and blue. La notizia non dovrebbe far clamore, considerando che il brasiliano non si vede in Inghilterra dal settembre 2023. Unai Emery non lo ha praticamente mai fatto giocare, preferendo dei centrocampisti più muscolari e degli uomini offensivi più bravi transizione, come Diaby, McGinn e Douglas Luiz. E allora, dopo un prestito poco convincente in Qatar, Countinho ha scelto di fare quello che fanno tutti i brasiliani che in giro per il mondo faticano: ha deciso di tornare in patria, in una grande in cerca di rilancio, il Vasco da Gama. Il 33enne aveva già trascorso la scorsa stagione in prestito a Rio de Janeiro e ora i due club hanno trovato un accordo per rendere permanente il trasferimento. Il suo contratto con il Villa era valido fino all’estate del 2025, con uno stipendio di quasi nove milioni di euro all’anno, uno degli ingaggi più pesanti in rosa.
Coutinho era arrivato in prestito al Villa dal Barcellona nel gennaio 2022, riunendosi con l’allora allenatore Steven Gerrard, suo ex compagno al Liverpool. Successivamente, nel 2022, è stato riscattato a titolo definitivo per 22 milioni di euro, firmando un contratto quinquennale. In totale, ha messo insieme 43 presenze con il Villa, segnando sei gol e fornendo tre assist – quasi tutte le giocate decisive, quindi, le ha offerte nei primi otto match. La sua ultima partita con il Villa risale all’agosto 2023, in una vittoria per 4-0 contro l’Everton, dove ha giocato 20 minuti da subentrato. Forse solo al Liverpool ha trovato la sua dimensione, diventando uno dei pilastri nel 4-3-3 del primo ciclo di Jurgen Klopp. Barcellona è stato un epilogo naturale, sia per le sue caratteristiche tecniche sia per l’offerta monstre dei catalani, 165 milioni di euro. In Spagna però non ha mai trovato continuità. Trasferitosi nell’estate del 2019 al Bayern Monaco, ha giusto fatto in tempo a rifilare una doppietta ai suoi ex compagni nell’8-2 della semifinale Champions a Lisbona. Sperava di essersi riacceso al Villa, ma era solo lampi. Al Vasco non sta andando male, ha collezionato 13 gol in 87 partite, ma al di là dei numeri bruti è riuscito a ritrovare il ritmo e i colpi di Liverpool. A 33 anni, forse, si può pensare che sia un’altra ripartenza. Ma in una dimensione diversa.