Gonzalo García è sbucato dal nulla, o quasi, ma forse è il centravanti che il Real Madrid stava cercando

L'esplosione dell'attaccante spagnolo, pronipote di Rita Hayworth, potrebbe convincere i club di Florentino Pérez. a non intervenire sul mercato.
di Redazione Undici
06 Luglio 2025

Il primo segno del destino Gonzalo García ce l’ha nell’albero genealogico. Il pronipote di Rita Hayworth, una delle più grandi star del periodo classico di Hollywood, non poteva che scegliere gli Stati Uniti, per mettersi sulla mappa del calcio mondiale Uniti. La prima cosa che viene in mente, guardando alla sua carriera, è che prima o poi doveva succedere: il quotidiano As, infatti, ha rilevato che Gonzalo García è già a quota 155 gol con le varie squadre del Real Madrid (20 in Alevín B, 34 in Alevín A, 7 in Infantil B, 5 in Infantil A, 2 nel Cadete A, 4 nel Juvenil B, 50 nello Juvenil A, 30 nel Castilla e tre con la prima squadra). A cui aggiungere quello che ha sbloccato ieri sera il quarto di finale del Mondiale per Club contro il Borussia Dortmund, il quarto in quattro gare del torneo.

Per certi versi, la sua è una storia lineare e distonica nello stesso tempo. Madrileno e madridista, comincia a giocare nella SEK International Sports Academy, classico centro di formazione affiliato ai blancos, il club Santa Bárbara e la scuola calcio Jarama Race. Ha talento e il Madrid se lo porta a Valdebebas. Da lì si fa tutta la trafila nel settore giovanile: prima Alevín e Infantil, pulcini ed esordienti, poi nel 2019 viene ceduto in prestito al Maiorca per fare i giovanissimi, torna subito nella capitale e gioca nel Cadete A, gli allievi, Juvenil C, B e A, Berretti e Primavera. Un’ascesa costante che ha bisogno di un punto di svolta. Il salto per il Castilla, la squadra B del Real che disputa la terza divisione, di solito è molto complicato, specie se fino quel momento ti sei fatto notare ma non hai spaccato. Il turning point ariva grazie ad Álvaro Arbeloa, ex terzino del Madrid e allentore delle Juvenil A. Raúl, una leggenda del Real e tecnico del Castilla fino a qualche settimana fa, un paio di anni fa lo ha convocato per qualche partita, ma senza troppa convinzione. Lo riteneva ancora un po’ acerbo, per questo lo aveva rispedito da Arbeloa che a questo punto ha un’intuizione: gli cambia ruolo. Lo toglie dall’esterno e lo schiera da nove, facendo con lui una scommessa: «Se fai almeno 35 gol ti offro una cena» gli dice l’allenatore. Obiettivo centrato all’ultima giornata con una tripletta.

Raúl a quel punto si è finalmente convinto, tanto da portarlo con sé al Castilla. Non prima però, di segnalarlo ad Ancelotti, he lo fa esordire in prima squadra a novembre del 2023. L’estate scorsa Gonzalo entra finalmente nel Castilla. Il momento che aspettava da una vita non gli mette nessuna pressione. Sfrutta al massimo l’occasione e cucina una stagione da sogno: 25 gol in Primera Federación, la terza serie del calcio spagnolo. Xabi Alonso che ha un passato da allenatore delle giovanili e sa quanto sia importante, per un club e per un ragazzo, regalare certe opportunità, lo aggrega al gruppo in partenza per il Mondiale per Club.

Il resto è tutta storia recente, recentissima, degli ultimi giorni. Quattro gol e un assist in cinque partite nel torneo, una partecipazione a una rete in ogni match disputato. Almeno per questo mese, il Real, con lui in campo, sta partendo 1-0. Dopo la sfida al Salisburgo Xabi Alonso ha parlato delle sue caratteristiche tecniche, sottolineando come abbia delle movenze che ricordano proprio Raúl. Piccole vibrazione accentuate anche da quell’esultanza a braccia larghe tanto cara all’ex capitano. Ovviamente i giornali spagnoli si sono scatenati con i paragoni, agevolati anche dall’ottimo rapporto tra i due. «Mi ha scritto per congratularsi e mi ha dato qualche consiglio» ha rivelato lo stesso García.

Sembra una delle tante carezze che il fato abbia riservato a questo ragazzo. Come quella di fargli vivere il miglior momento di forma della sua carriera lì dove la sua prozia è diventata un’icona del cinema. Ma com’è possibile che Gonzalo sia imparentato – anche se alla lontana – con Rita Hayworth? Semplice: in realtà, cioè all’anagrafe, la si chiamava Margarita Carmen Cansino, ed era figlia di un ballerino di flamenco andaluso, Eduardo. I quattro zii materni appartengono ai Torres Morote, famiglia che negli anni Nvantaha fatto le fortune del Real Ciencas, storico club di rugby di Siviglia. Il nonno, infine, era pure lui un torero, Manuel Torres Cansino, ritiratosi negli anni sessanta dopo un incidente.

Al di là del suo particolarissimo albero genealogico, Gonzalo García sta cambiando il mercato del Real Madrid. Che da tempo cercava un centravanti puro come vice Mbappé, capace di concretizzare le poche chance che gli potevano capitare in pochi minuti, specialmente nelle partite bloccate. Una sorta di erede di Joselu, per intenderci, lasciato partire troppo in fretta e con qualche rimpianto. Da qualche settimana in Spagna si parlava di un interessamento per Budimir, terzo capocannoniere de La Liga l’anno scorso dopo Mbappè e Lewandowski. Potrebbe non essercene più bisogno.

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