Qualcuno ci dovrà fare l’abitudine. Perché non solo i calciatori – ex e in attività – continuano a investire sempre di più nei club di calcio a tutte le latitudini. Ma ultimamente, in questo senso, il Galles si ritrova immerso in una rinnovata e inattesa popolarità. Bastano due super nomi: Luka Modric e Gareth Bale, che con la maglia del Real Madrid insieme hanno vinto e rivinto tutto. Il primo ha acquistato una quota di minoranza dello Swansea lo scorso aprile. L’altro, da bandiera del suo paese, ha appena rivelato il suo coinvolgimento nel consorzio che si prepara a rilevare il Cardiff City. Di colpo, il South Wales derby si riaccende. E poco importa che le due squadre siano nel pieno di una lunga parabola discendente.
La decadenza, a pensarci bene, ha un suo fascino. E comporta spese minori. Dunque, nell’ottica di un investitore, comprare quando un club si trova al di sotto delle sue potenzialità, del suo palcoscenico abituale, può rivelarsi molto allettante. Il Cardiff per esempio è appena retrocesso in League One da ultimo in classifica, per la prima volta in oltre vent’anni. La situazione dirigenziale e societaria è fragile. Il morale dei tifosi è sotto i tacchi. Allora chi ci può essere meglio di Bale, nato e cresciuto nel quartiere di Whitchurch, per risollevare l’intera piazza? «Sarebbe un sogno che si avvera», ha ammesso l’ex giocatore del Tottenham, oggi 35enne. E con nuovi fondi e testimonial, il Cardiff così potrebbe ripartire con nuovo slancio. Obiettivo Premier League, nel giro di pochi anni.
Sono gli stessi calcoli che fa lo Swansea, impantanato nei meandri della Championship da ormai sei stagioni consecutive. Anche gli arcirivali sono nel pieno di un massiccio riassetto societario e il nome di Modric – oltre al suo coinvolgimento economico – rappresenta la garanzia sulla bontà del progetto. Come ci è arrivato Luka, in Galles? Attraverso quali legami personali o affettivi? Difficile dire. A posteriori, però, riaffiora il rapporto con Bale, da sempre di grande amicizia: che i due ex compagni abbiano avuto modo di confrontarsi sulle prospettive del calcio locale, in questi ultimi mesi, è piuttosto plausibile. Anche per ripristinare un antagonismo sportivo di alto livello fra due piazze storiche. Senza riavvolgere il nastro troppo indietro, nel corso dell’ultimo decennio entrambe hanno giocato a più riprese in Premier – con lo Swansea capace di vincere perfino una EFL Cup nel 2013. È tempo di voltare pagina.
E intanto di coinvolgere l’intero paese, da sempre satellite dell’Inghilterra all’interno della Football Association. Bale e soci vogliono dire esattamente questo: il Galles che arrivò a precedere in classifica Rooney e compagni a Euro 2016 non sarà più un’eccezione nazionale, ma potrà tornare a dire la sua anche a livello di club. Perfino oltre le due roccaforti. Tra Swansea e Cardiff, dalla prossima stagione infatti si inserirà anche il Wrexham, promosso in Championship per la prima volta negli ultimi quarant’anni. È il club più antico del Galles – fondato nel 1864 – e il terzo più vecchio al al mondo. Non avrà i trascorsi sportivi degli altri due, né i grandi nomi scuola Real, ma ha attirato due attori hollywoodiani, Ryan Reynolds e Rob McElhenney, come nuovi prorietari. Con loro, il Wrexham si è preso tre promozioni consecutive ed è diventato una delle squadre più famose del mondo, almeno dal punto di vista televisivo. Non era poco, non è poco. Anche questo ha aiutato a rimettere il Galles sulla mappa.
