Il nuovo amico che Messi ha voluto all’Inter Miami si chiama Rodrigo de Paul. Dopo Suárez, Busquets e Jordi Alba, è toccato al centrocampista ex Atlético Madrid e Udinese raggiungere le coste di Long Beach. Una scelta che, però, non è stata apprezzata per niente. Il campione del mondo argentino si è unito agli Herons in prestito dall’Atletico, una mossa che ha scatenato reazioni negative nel suo Paese natale, a pochi mesi dal Mondiale 2026. «De Paul vuole giocare con meno pressione e in un campionato di secondo piano solo per divertirsi accanto a Messi? Non gli importa unirsi a un torneo con poco prestigio, dove vincere o perdere non cambia nulla?». Così si è espresso Alejandro Fabbri, giornalista di Tyc Sports, una delle reti più seguite in Argentina. Poi ha aggiunto: «Sta pensando di lasciare la nazionale, o semplicemente crede di aver chiuso un ciclo con il rigoroso Simeone e ora cerca solo relax?»
Anche il noto quotidiano Diario Olé ha manifestato una certa sorpresa per la scelta di De Paul: «Il passaggio dall’Atlético Madrid all’Inter Miami, in un campionato considerato inferiore, ha stupito addetti ai lavori e non, visto che ora ritrova l’amico Lionel Messi». In Spagna non è andata tanto meglio. La notizia del trasferimento non è stata digerita bene neppure a Madrid. De Paul, in quattro stagioni con i Colchoneros, ha disputato 187 partite ed è stato inserito nella Miglior XI della Liga nella scorsa stagione. Quando il club ha annunciato l’addio sui social, molti tifosi hanno risposto con insulti e disappunto. La decisione è stata discussa prima di tutto per una questione di prestigio: la MLS è vista come un campionato minore rispetto alle leghe top in Europa.
In più c’è il tema del mondiale: l’Argentina sarà chiamata a difendere il titolo, e alcuni temono che De Paul perda competitività. La scelta dell’ex Atlético è evidentemente diversa rispetto a quella di altri argentini (come Julián Álvarez, passato dal Manchester City all’Atlético) che hanno preferito restare in Europa. Insomma, De Paul si è “inimicato” parecchia gente, da una parte all’altra dell’oceano. Non resta che smentire le critiche sul campo, possibilmente al Mondiale. Che si giocherà proprio nel Paese in cui De Paul si è trasferito. Chissà, forse era proprio per abituarsi.