Sembrerà uno strano paradosso vista la rivalità e le filosofie completamente diverse, ma il Barcellona sta pensando di copiare il Real Madrid. Ok, ma a che proposito? Lo stadio. I ritardi nei lavori di rinnovamento Camp Nou, tra l’altro con una struttura molto simile a quello vecchio, sono ormai noti. Ecco allora l’idea da parte dei dirigenti blaugrana. Fare come ha fatto il Real nell’era covid. Sfruttando la pandemia, infatti, i blancos avevano ristrutturato il Santiago Bernábeu con un’operazione galattica, o meglio galactica, come piace dire a loro. Mezzo miliardo di euro per rifare il look al proprio impianto, tra spalti e servizi completamente rinnovati e un sistema di celle sotterranee per mantenere la giusta temperatura dell’erba. Nel periodo dei lavori, però, erano andati a giocare a Valdebebas, sede del centro sportivo, dove si trova anche un piccolo stadio riservato al Castilla, la squadra B. Esattamente come desidererebbero a Barcellona.
Come ricordato dal quotidiano catalano Sport, dopo aver dovuto rinunciare al Trofeo Joan Gamper nel nuovo Camp Nou e spostare la partita contro il Como allo stadio Johan Cruyff, dato che non aveva ottenuto il permesso di prima occupazione da parte del Comune di Barcellona, il Barça sta continuando a lavorare per inaugurare lo stadio alla prima giornata di Liga in casa contro il Valencia, prevista per il fine settimana del 13-14 settembre. Secondo Catalunya Ràdio, è ancora aperta la possibilità che il match si giochi anche allo stadio Johan Cruyff, quello del Barça B. Non sarà disponibile infatti il Montjuïc, dove il club disputa le sue partite casalinghe in questo momento, in quanto il 12 è previsto il concerto di Post Malone e non c’è il tempo tecnico per smontare le infrastrutture. Scegliere lo Johan Cruyff logisticamente sarebbe comodo, ma comporterebbe una notevole perdita di entrate per il club, dato che la capacità dello stadio è di soli 6.000 spettatori.
Il Barça, comunque, continua a prendere in considerazione l’opzione di giocare la partita contro il Valencia al Camp Nou, anche solo con una capienza di 30.000 spettatori, come era previsto per il Gamper, la classica sfida amichevole che apre la stagione dei catalani. La grande sfida è ottenere i permessi in tempo per l’esordio della squadra di Hansi Flick in Champions League, poiché la UEFA impone di disputare tutta la fase a gironi in un unico stadio. Il Barça, secondo quanto dichiarato dallo stesso presidente Joan Laporta, ha già chiesto all’ente europeo di non debuttare in casa fino alla seconda giornata.
In società si rifiutano di fornire date ufficiali per il ritorno al Camp Nou, ma hanno ben chiare due aspetti. Il primo è che se i permessi non arriveranno in tempo per la prima partita casalinga di Champions, si tornerà a Montjuïc dopo la sfida al Valencia e fino al termine della league phase. La seconda, invece, è che se si giocherà al Camp Nou contro i murcielagos con una capienza di 30.000 spettatori, si potrà poi aumentare progressivamente il numero di spettatori con il passare delle settimane. In ogni caso, l’obiettivo è essere pronti per il 13 settembre.