Nessuno oggi nuota come Léon Marchand e David Popovici

Dopo aver dominato le Olimpiadi nelle rispettive categorie, il francese e il romeno fanno lo stesso al Mondiale. Di oro in oro, di record in record.
di Redazione Undici
31 Luglio 2025

Largo ai più grandi. Olimpiadi o Mondiali cambia poco. Oggi come oggi vincono sempre loro: Léon Marchand e David Popovici. L’uno dominatore del nuoto misto, con tanto di record del mondo siglato nei 200 metri – durava da 14 anni, e l’occasione è stata una batteria di semifinale. L’altro è inarrivabile nello stile libero, anche se in questi ultimi mesi aveva pensato di dire stop alle gare. Per fortuna non l’ha fatto: iridato nei 100 e nei 200 sl a Singapore, Popovici ha impreziosito l’accoppiata bronzo più oro messa a segno l’estate scorsa a Parigi. Per Marchand, dopo quei quattro sensazionali ori olimpici, era praticamente impossibile migliorarsi. Invece ci è riuscito anche lui.

L’impresa è fresca di giornata, con il francese che si presentava in vasca forte del primato assoluto appena centrato nei 200 metri misti – cronometro fermo a 1’52″69. In finale, oggi, si è concesso un secondo in più pur mantenendo un vantaggio considerevole sul secondo classificato. Per intenderci: si tratta del decimo oro consecutivo conquistato da Marchand negli ultimi tre anni, tra Mondiali e Giochi olimpici. E potrebbe fare undici con la gara dei 400 metri misti in programma il 3 agosto. Questione di tempo e di tempismo. Di saper gestire il proprio corpo: il 23enne di Tolosa, prima di volare a Singapore, aveva scelto di non partecipare ai 200 farfalla né ai 200 rana, “per focalizzarsi al meglio nei 200 misti”. E così è stato.

Un campione generazionale, come si sta rivelando essere anche Popovici. 21 anni da compiere, viene da Bucarest ed è l’incontrastato numero uno nella sua disciplina: negli stessi minuti in cui si svolgeva il capolavoro di Marchand, David ha risposto riscattando il bronzo di Parigi nei 100 metri sl. Con tanto di nuovo record europeo – che già gli apparteneva, perfezionandolo a 46″51. Veloce, potente e consistente. Nei giorni scorsi si era già messo al collo la medaglia d’oro nei 200, specialità della casa. Un dato anche qui significativo: nessun altro finalista dell’una partecipava anche alla finale dell’altra gara. Popovici le ha vinte entrambe. Avrà tutte le carte in regola per continuare a farlo. Come se Michael Phelps si fosse scisso, tra Francia e Romania. E continuasse a nuotare.

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