L’Arabia Saudita è diventata un’opzione di mercato molto gradita per i giovani talenti della Ligue 1

Non è solo una questione di soldi ma anche di crescita del movimento saudita
di Redazione Undici
02 Agosto 2025

Ormai lo sappiamo, in Arabia non ci vanno solo i giocatori a fine carriera, ma anche quelli in piena maturazione. Retegui, trasferitosi all’Al-Qadsiah, club di Kobhar, è forse l’ultimo esempio che riguarda la Serie A, ma la penisola araba sta diventando attrattiva anche per tanti giovani che arrivano dalla Ligue 1, storicamente il campionato serbatoio del talento europeo. Troppo allettanti gli stipendi e considerando che il livello della Saudi Pro League si sta alzando sempre di più, la differenza tecnica non è poi così eccessivo.

Come riportato da L’Équipe, infatti, la settimana scorsa, è stato Nathan Zézé, 20 anni e 3 presenze con la nazionale Under 21 francese, a prendere la strada dell’Arabia Saudita. L’altro ieri, è toccato a Saïmon Bouabré, 19 anni, grande promessa del Monaco e colonna di tutte le selezioni giovanili francesi fin dai 16 anni. Dove? Al Neom SC, un club appena promosso in Saudi Pro League. Fino a due anni fa, per dei giovani talenti, questa destinazione sarebbe sembrata assurda, ora non lo è più.

Inizialmente riservata a una manciata di calciatori a fine carriera, la Saudi Pro League ha fatto un salto di qualità due anni fa con l’arrivo di una star come Cristiano Ronaldo, seguito da una schiera di campioni di livello mondiale. «Continueranno a crescere – ha raccontato l’agente di un giocatore che ha scelto di trasferirsi lì al giornale francese –  più ci avviciniamo al Mondiale, più cercheranno visibilità e più investiranno soldi. Stanno facendo ciò che il Qatar non ha mai fatto: il Qatar offriva salari molto alti, ma in modo tutto sommato ragionevole. Oggi le offerte provenienti dal Qatar sono inferiori del 50% rispetto a quelle saudite. L’Arabia Saudita ha una potenza di fuoco spaventosa».

L’esempio di Nathan Zézé è emblematico. A Nantes guadagnava meno di 50.000 euro lordi al mese. Gli era stata offerta una cifra di 150.000 euro lordi al mese dal Villarreal. A Neom guadagnerà quattro volte tanto. Con quattro milioni netti l’anno, il difensore con 32 presenze in Ligue 1 sarebbe stato il decimo giocatore più pagato del campionato francese, davanti ad Adrien Rabiot o Bradley Barcola. Considerare l’Arabia Saudita un campionato con mezzi illimitati non è dunque una semplice esagerazione. Con la vendita di Zézé, poi, il Nantes ha realizzato la cessione più costosa della sua storia, da 20 milioni di euro. Per quanto riguarda Bouabré, pur avendo solo 5 presenze in Ligue 1, il suo nuovo club ha comunque sborsato dieci milioni di euro di cartellino.

L’obiettivo dei giovani che puntano sull’Arabia Saudita non è solo riempire il conto in banca, ma anche giocare con continuità, in una fase della carriera dove serve accumulare minuti. A Neom, Bouabré avrà la certezza di fare il titolare, cosa che non aveva al Monaco, dove la concorrenza era ben diversa. Si può discutere sul livello degli avversari, specie contro le squadre più deboli, ma i top team sauditi hanno continuato a rafforzarsi: sono arrivati giocatori nel pieno della carriera che sarebbero titolari in Ligue 1, come Theo Hernandez, Mateo Retegui o Joao Felix. L’asticella si è quindi alzata. Il valore più interessante, oltre ai soldi, per attrarre giocatori da fuori.

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