America in grande stile. Prepararsi al torneo più luccicante che il tennis abbia mai visto. E ai vincitori più decorati nella storia dello sport: conquistare gli US Open 2025 significa mettere in tasca ben 5 milioni di dollari. Vale sia per il circuito ATP, sia per quello WTA. Il montepremi totale? 90 milioni. Altro record, che la United States Tennis Association ha annunciato a pochi giorni dal via alla competizione – dal 18 agosto al 7 settembre. E così il torneo di New York si riconferma ancora una volta la superpotenza economica di tutto il Grande Slam.
Già nell’edizione del 2024 si era raggiunto un primato assoluto, con 75 milioni di dollari complessivi messi in palio. Oggi la somma aumenta del 20%. E quasi del 40 per i futuri campioni, che l’anno scorso si erano dovuti accontentare “soltanto” di 3,6 milioni. La vincita sarà comunque di gran lunga superiore al passato in qualsiasi fase del torneo: 2,5 milioni per i finalisti, 1,26 per chi raggiunge le semifinali, 660mila dollari per i quarti e 400mila per gli ottavi. Una strategia redistributiva a pioggia, che garantirà introiti economici significativi a tutti i partecipanti. Sulla stessa linea anche il torneo di doppio – maschile, femminile e misto – che premierà le coppie vincitrici con un milione di dollari, altro unicum negli annali del tennis. E la sola comparsa al primo turno delle eliminatorie, il gradino più basso degli US Open, ne garantirà 27.500.
Oltre ai premi in denaro verrano inoltre assicurati importanti rimborsi spese a tutti gli atleti, a partire da mille dollari per il viaggio negli States – più vitto e alloggio nell’hotel ufficiale del torneo, senza contare il materiale tecnico di supporto per affrontare i match su cemento. In totale, altri 5 milioni stanziati dall’organizzazione. Perché come dice Novak Djokovic, che ha risolto il problema a suon di trionfi, “la gente non si rende conto di quanto sia costoso praticare questo sport ad alti livelli”. E mica tutti possono vincere come Nole, Sinner o Alcaraz. Ma in questo modo possono avere senz’altro – è il ragionamento degli US Open – il piacere di partecipare. A prescindere dal genere: come tutti i tornei del Grande Slam, uomini e donne guadagneranno le stesse cifre. Da capogiro, in America.