È bastata la notizia, per mandare in rivolta il mondo Villarreal. Thomas Partey, ex centrocampista dell’Arsenal a processo per stupro e violenza sessuale, è stato accostato al club castellonense. E i tifosi hanno subito alzato la voce contro la dirigenza, lanciando una petizione che in poche ore ha raccolto centinaia di firme. Decretando inoltre che l’arrivo di un giocatore del genere sarebbe “il giorno più buio della storia societaria”.
Partey è comparso in tribunale a Londra martedì, alle prese con un gravissimo capo d’accusa: cinque episodi di stupro ai danni di due donne, oltre a un caso di violenza sessuale contro una terza donna, perpetrati tra l’aprile 2021 e il giugno 2022 – durante la sua militanza tra le file dell’Arsenal e in Premier League. Come riporta Reuters, durante la breve udienza il 32enne ghanese ha parlato soltanto per confermare i suoi dati anagrafici. In precedenza però il suo avvocato aveva dichiarato che il calciatore “rifiuta tutte le accuse a suo carico” e che anzi accoglie con sollievo il processo per avere così “l’opportunità di ripulire finalmente la sua reputazione”.
Va sottolineato infatti che si tratta del primo grado di giudizio, e che la corte londinese ha concesso a Partey la libertà su cauzione fino alla prossima udienza il 2 settembre. Dunque, legalmente e tecnicamente, per lui non ci sarebbe alcun problema a volare in Spagna e firmare per una nuova squadra – il suo contratto con l’Arsenal è scaduto al termine dell’ultima stagione. Evidentemente però, in casa Villarreal, il tribunale del popolo ha già espresso la sua sentenza a prescindere dalle decisioni che prenderà la giustizia ordinaria, in barba a ogni principio di presunzione d’innocenza. Non a caso, il nome di Partey non era comparso pubblicamente nemmeno in occasione di un primo arresto nel luglio 2022: per tutta la durata delle investigazioni ha continuato a giocare per l’Arsenal senza annesse gogne giustizialiste. Proprio per questioni di riservatezza, venute meno all’avvicinarsi della data del processo.
“Un calciatore accusato di crimini così efferati non dovrebbe avere alcuna relazione con un club come il Villarreal”, si legge nella petizione sottoscritta dai tifosi amarillo sulla piattaforma Change.org, e che per ora conta quasi un migliaio di firme. “La nostra società mette da sempre in primo piano valori come lo spirito di famiglia e di comunità. Se il Villarreal dovesse mettere sotto contratto Thomas Partey sarebbe uno schiaffo non soltanto per i sostenitori del club, che vedono i loro nomi collegati a un presunto stupratore, ma anche a tutte le vittime di abusi sessuali nel mondo. Le quali, ancora una volte, vedrebbero trascurate delle accuse così serie soltanto per il potere e lo status dell’imputato. Dobbiamo agire ora e alzare la nostra voce prima che si arrivi alle firme”.
E anche se la situazione di Partey non sarebbe un unicum nel calcio europeo – si pensi a Gudmundsson, che per oltre un anno non ha potuto giocare con l’Islanda, mentre segnava per Genoa e Fiorentina –, spesso l’umore e il rumore della piazza possono fare la differenza sull’esito di un trasferimento (non importa che i rivoltosi non siano poi così tanti). Il Villarreal, che proprio ieri ha sfidato l’Arsenal in amichevole, intanto prende tempo. Ma a questo punto, sotto pressione, non è detto che arrivi alla stretta di mano col giocatore. Garantismo, questo sconosciuto.