Non solo calcio, Formula Uno e sport invernali ed estremi. Il gruppo Red Bull ha deciso di allargare ulteriormente la sua presenza nello sport e di entrare anche nel rugby. Per farlo ha scelto una delle leghe più importanti a livello europeo, quella inglese, e una città di grande tradizione, Newcastle. Il club del nord-est dell’Inghilterra dall’anno prossimo non si chiamerà più Falcons, ma Red Bulls, cambiando anche il logo e prendendo lo stemma dei classici tori.
La squadra della Premiership, la prima divisione del rugby inglese, continuerà a giocare al Kingston Park e manterrà Steve Diamond come direttore tecnico. Negli ultimi tre campionati, i Falcons si sono piazzati all’ultimo posto della Premiership, ma la nuova proprietà ha promesso di sviluppare i talenti rugbistici locali attraverso un programma ambizioso fondato sull’Academy e di offrire un’esperienza di livello mondiale per i tifosi.
«Insieme, puntiamo a portare il rugby a nuovi livelli e a regalare momenti indimenticabili ai nostri tifosi. Siamo felici di aver acquisito i Newcastle Red Bulls e non vediamo l’ora di sostenere il club nel raggiungere il suo pieno potenziale competitivo», ha spiegato Oliver Mintzlaff, amministratore delegato dei progetti corporate e degli investimenti di Red Bull. Un’operazione che ha fatto contenti tutti, anche il management della Premiership. «L’acquisizione di Newcastle da parte di Red Bull è un momento storico per il nostro sport e una forte conferma della nostra visione e strategia per il futuro della Gallagher Premiership» ha rivelato il CEO Simon Massie-Taylor. Non sappiamo ancora il grado di investimento del grande gruppo austriaco, ma di sicuro Red Bull non si inserisce in un nuovo mercato per stare a guardare.