Le voci avevano preso a circolare già due mesi fa, durante le prima gare del Mondiale per Club: sia la FIFA che alcune società stavano già pensando di ampliare il torneo, cioè di passare da un format a 48 squadre. E, soprattutto, c’era anche l’idea di far disputare il torneo ogni due anni. A poco più di un mese dalla fine della prima edizione, un quotidiano molto molto prestigioso – il Guardian – ha ripreso quella notizia, confermando che sarebbero già partite le manovre per «passare a un ciclo biennale e per cambiare il format della manifestazione». La richiesta e le successive pressioni sarebbero pervenute alla FIFA «durante i colloqui avvenuti a giugno, con il Real Madrid a farsi portavoce di questa nuova proposta», scrive ancora il Guardian. Che poi aggiunge: «Il club di Florentino Pérez avrebbe già incassato il sostegno di altri club che non sono riusciti a qualificarsi al Mondiale 2025, tra cui Barcellona, Manchester United, Liverpool e Napoli».
Insomma, ci sono tutti gli elementi per pensare a un cambiamento immediato. O meglio: sempre secondo il Guardian, la FIFA ha già affermato che la prossima edizione del Mondiale per Club si giocherà non prima del 2029, quindi quattro anni dopo la prima, ma che poi si lavorerà per organizzare il torneo con cadenza biennale. E, quindi, la terza edizione dovrebbe tenersi nel 2031. Il problema, cioè l’impossibilità di mettere su l’edizione del 2027, sta nel fatto che il calendario delle partite internazionali è stato bloccato fino al 2030, per altro dopo una lunga trattativa tra la stessa FIFA e l’ECA, l’associazione dei club calcistici europei.
Poi c’è anche una questione di rapporti: la FIFA è già stata attaccata duramente da World Leagues, il consorzio che riunisce le grandi leghe nazionali e di cui fa parte anche la potentissima Premier League, che ha presentato un ricorso alla Commissione Europea – con il supporto di FIFPro, il sindacato mondiale dei giocatori – in cui ha accusato la FIFA di «abuso di posizione dominante» per non averla consultata in merito alla programmazione della Coppa del Mondo per Club. Infine, ma non in ordine di importanza, c’è naturalmente la UEFA: cambiare la cadenza del Mondiale per Club rappresenterebbe un evidente – e ulteriore – attacco alla Champions League, ma poi ci sarebbe anche un’altra battaglia da combattere, quella relativa alla finestra internazionale di giugno. Il Mondiale per Club organizzato ogni due anni, infatti, poterebbe all’abolizione di quello slot per le gare delle rappresentative – una sorta di compensazione per le squadre. Allo stesso tempo, però, la Confederazione europea utilizza proprio quella finestra per le finali di Nations League, esattamente negli anni in cui si dovrebbe tenere il Mondiale per Club. E allora viene da dire che la partita a scacchi è appena iniziata, sarà interessante capire come, dove e su che cosa si incentreranno gli scontri dei prossimi mesi/anni tra tutte le istituzioni calcistiche.