Nonostante sia appena cominciata, questa per il Manchester United rischia di essere una stagione in cui quando piove, diluvia. Il meteo, per la verità, ieri sera, è stato abbastanza clemente nel Lincolnshire, nord-est dell’Inghilterra, dove i Red Devils sono incappati in una delle sconfitte più incredibili della loro storia, venendo fatti fuori dalla Carabao Cup, la Coppa di lega, dal Grimsby Town, club di quarta divisione. Lo United, in crisi dall’addio di Sir Alex Ferguson, ma per cui le cose nelle ultime due annate si sono fatte tragiche, sono riusciti ad uscirne con una figuraccia storica, dopo rimontato da 2-0 a 2-2.
Dopo una serie di 23 rigori, quello di Mbeumo, l’acquisto copertina del mercato, è finito sulla traversa, per la gioia degli 8.000 tifosi di questa squadra di una cittadina di pescatori affacciata sul Mare del Nord, lontanissima dal grande calcio. In una stagione dolorosamente senza Europa, la Carabao Cup poteva essere un’occasione per riprendere a conquistare un trofeo e invece si trasforma nell’ennesimo disastro. E sì che le vibrazioni della partita sembravano essere dirette tutte verso Manchester, visto che lo United, con Mbeumo e Maguire aveva pareggiato nell’ultimo quarto d’ora i gol di Vernam e Warren, con cui il Grimbsby conduceva fino al 75′. Un primo tempo da film horror quello della squadra di Amorim, in cui non si è salvato nessuno, neppure Onana, autore di un grosso errore in uscita in occasione della rete del 2-0.
Nella metà rossa di Manchester si apre adesso un ulteriore mega processo ai giocatori e soprattutto al manager portoghese, che tristemente possiede la peggior percentuale di vittorie tra chi ha occupato la panchina dello United, quanto meno in epoca recente. Un 36.36% francamente troppo basso, decisamente inferiore a manager come Carrick e Soskjaer che non hanno vinto dei titoli e peggiore pure del tanto odiato Ten Hag. Neanche quando lo United era diventato un club di media fascia, tra gli anni ’70 e ’80, il dato dei successi era rimasto così scarso. Tommy Docherty e Dave Sexton si erano comunque mantenuti sul 40%, mentre Frank O’Farrel, che aveva guidato la squadra tra il 1971 e il 1972 aveva chiuso al 37%. Per trovare una percentuale peggiore bisogna risalire al 1931, quando Herbert Bamlett aveva concluso un ciclo di 183 partite vincendone appena il 31%. Era un’epoca, però, in cui la società era appena nata da pochi anni e doveva lottare contro lo strapotere del Liverpool e dei club del nord-est. Insomma, anche a livello statistico le notizie non sono incoraggianti. È probabilmente il punto più basso della vita del club a livello sportivo. L’aspetto positivo è che ora si può solo risalire.