Dai ammettiamolo: dopo tre mesi il calciomercato forse ci aveva un po’ stufato, specie da quando è cominciata la Serie A. Allo stesso tempo, però, quella porta dell’ufficio della Lega Calcio che si chiude mette sempre un po’ di tristezza. Ecco, se non siete saturi di trattative, transfer che devono arrivare, affari dell’ultimo minuto e indiscrezioni di qualunque specie basterà guardare un po’ più in là rispetto all’Italia, perché in tante nazioni il mercato non si è concluso. Scorrendo il mappamondo del mercato si notano campionati importanti come quello portoghese, turco, austriaco e greco. E poi c’è anche la Saudi Pro League. Tornei toccati anche dalla Serie A in questa sessione, basti pensare al trasferimento di Calabria al Panathinaikos o al passaggio di Belotti dal Como al Cagliari via Benfica.
Alla base della scelta di non chiudere ancora il mercato ci sono diverse motivazioni. Motivazioni che, a pensarci bene, sono facilmente intuibili. Le squadre che partecipano a tornei nazionali un po’ meno attrattivi, come per esempio Turchia e Portogallo, si concedono qualche giorno in più per andare a “tentare” giocatori di talento che non hanno trovato una collocazione nelle leghe principali. La Süper Lig turca, in questo senso, è un esempio significativo: l’idea è quella di andare ben oltre le scadenze delle grandi leghe europee, offrendo una sorta di “seconda chance” a calciatori considerati in esubero. Un caso estremo è stato quello relativo a Osimhen e al Galatasaray, che un anno fa misero in piedi un prestito dopo la chiusura del mercato in Italia.
Anche i club portoghesi possono finalizzare i trasferimenti per un periodo più lungo, offrendo loro un vantaggio simile sul mercato, e discorsi di questo tipo possono essere fatti per Olanda, Belgio, Austria, Polonia e Slovacchia. Ovviamente anche l’Arabia Saudita tiene le liste aperte, nella speranza che qualche (altro) calciatore possa farsi sedurre dalle grosse offerte dei club della Saudi Pro League. Guardando fuori dall’Europa, anche in Brasile, Messico il mercato è ancora aperto. In questi casi, però, pesa anche la differente scansione temporale dei calendari, e lo stesso discorso vale per campionati molto più esotici, per esempio quello macedone, quello ghanese o quello indonesiano (dove è appena andato a giocare Federico Barba, ex Como). In un calciomercato sempre più globale, tenere aperto il mercato può essere un’ottima idea.