Può uno degli attaccanti più talentuosi della storia recente del calcio inglese, il migliore di tutti ai tempi di Euro 2020, venire trattato da esubero alla soglia dei 30 anni? Difficile a credersi – sulla carta, poi entriamo nei dettagli –, ma è quanto sta succedendo a Raheem Sterling. Messo fuori rosa dal Chelsea, dopo un’estate difficile e senza adeguate offerte di mercato. Un flop in ogni caso sostenibile per i Blues, che fanno incetta di trofei e riescono a monetizzare altrove. Per il giocatore invece rischia di essere la sentenza su una carriera – almeno ai massimi livelli – che fin qui l’aveva sempre visto protagonista.
Era arrivato al Chelsea nel 2022, dopo sette stagioni e una valanga di gol (131) al Manchester City. Prezzo d’acquisto: 56 milioni di euro. Tanti, ma nulla di sorprendente rispetto alle odierne dinamiche dei trasferimenti in Premier League. Quello che pesa, e tanto, fino a spingere il Chelsea a metterlo da oggi fuori rosa, è un ingaggio faraonico: contratto quinquennale da oltre 350mila euro a settimana. In totale, fanno 20 milioni a stagione. Uno sproposito anche per le casse di un top club facoltoso come quello di Todd Boehly. E a posteriori un azzardo, visto che Raheem non era più giovanissimo alla luce delle sue caratteristiche in campo – sprint e cambio di passo da sempre la specialità della casa.
Già l’anno scorso – quello della ripartenza, per il Chelsea – Sterling non rientrava più nei piani tecnici di Maresca. E infatti era stato ceduto in prestito all’Arsenal, dove però il classe ’94 ha deluso oltre ogni aspettativa: soltanto una rete in 28 presenze, con molti più bassi che alti. Naturale che i Gunners non abbiano più dimostrato interesse a prolungare l’accordo. Così Sterling a luglio è rientrato alla base, ma le cose si sono messe anche peggio. Perché è stato perfino il Chelsea, visto che il mercato non dava segni di vita, a proporgli alcune destinazioni: su tutte Juve e Bayer Leverkusen. Ma il giocatore ha rifiutato per ragioni famigliari: il figlio Thiago gioca nell’Academy dell’Arsenal e Sterling padre non avrebbe intenzione di allontanarsi da Londra.
Da qui alla rottura il passo è breve. Perché nessun club di Premier League si è poi fatto concretamente avanti, lasciando così Sterling tra i Blues. E pur di risparmiare i 34 milioni di euro rimanenti sul suo contratto, il club ha deciso di trattarlo da esubero di lusso. Per il momento fino a gennaio. A meno di raggiungere un nuovo accordo economico col diretto interessato, ma in questo momento i margini di manovra sembrano davvero complicati. Anche perché a queste condizioni, per Sterling, un semestre sabbatico potrebbe essere tutto sommato il male minore. Voi avreste di che lamentarvi?