Vincendo il mondiale in Thailandia con la Nazionale italiana, Monica De Gennaro – il miglior libero del mondo – ha completato il Grande Slam della pallavolo. A 38 anni, De Gennaro ha dominato l’ultima competizione della sua carriera con l’Italia, conquistando così il titolo di miglior libero del torneo e chiudendo così un ciclo da 36 vittorie consecutive in gare ufficiali. Un’imbattibilità aperta dopo la sconfitta al tie-break contro il Brasile, il primo giugno 2024, e che non è ancora terminata.
De Gennaro ha iniziato la scalata al completamento del palmarés della pallavolo nel 2011, quando conquistò l’ormai defunta Coppa del Mondo – che nella pallavolo è stata una competizione diversa rispetto ai Campionati Mondiali – in Giappone; per quel torneo, De Gennaro aveva strappato una convocazione in extremis dopo l’infortunio di Serena Ortolani, sua compagna alla Robursport Pesaro. Due anni più tardi si è ripetuta con l’oro conquistato ai XVI Giochi del Mediterraneo. Poi sono arrivati i trionfi con il club: otto scudetti, otto Supercoppe italiane, sette Coppe Italia, tre Campionati Mondiali per club e tre Champions League, titoli tutti conquistati con la Imoco Volley Conegliano, sua squadra dal 2013.
Nel 2021, dieci anni dopo il trionfo in Coppa del Mondo, è iniziato il ciclo d’oro con la Nazionale maggiore. Prima è arrivata la vittoria all’Europeo, poi quella alla Volleyball Nations League del 2022, del 2024 e del 2025. Infine, negli ultimi due anni, De Gennaro ha aggiunto al suo palmarés le due medaglie d’oro più prestigiose: quella olimpica a Parigi 2024 e quella ai Mondiali di Bangkok, entrambi sotto la guida di Julio Velasco. In pratica, quindi, l’unico torneo a cui ha partecipato e che non ha vinto è il World Gran Prix, progenitore dell’attuale Volleyball Nations League. Dopo 364 partite e poco meno di vent’anni più tardi, subito dopo la vittoria in Thailandia, De Gennaro ha salutato – almeno per il momento – la Nazionale. Per altro dopo aver battuto in finale il marito Daniele Santarelli, ct della Turchia. Niente male come momento e come contesto, per chiudere l’en plein.