Dell’ultimo numero 10 del Barcellona prima di Lamine si erano un po’ perse le tracce. Doveva essere lui la grande speranza blaugrana in un’epoca di profondi debiti. Anche lui come Yamal nazionale spagnolo di origini guineane, anche lui al debutto con il Barça ad appena diciassette anni, anche lui con quei colpi che hanno fatto pensare a qualche vibrazione di Messi. Tutto troppo, specie se ti rompi il crociato ancora in fase di crescita fisica e tecnica. La fin qui breve carriera di Ansu Fati è girata intorno a quel legamento che sostiene tutta la struttura del ginocchio.
Dopo l’operazione del 2021, Ansu Fati non è stato più lo stesso. Davvero un peccato per uno che aveva spaccato il mondo catalano nel momento più sfortunato, in pieno periodo Covid, quando i tifosi non potevano ammirarlo dal vivo allo stadio e il club faceva fatica a pagare anche le bollette della luce. Nel settembre 2020 nella partita contro il Valencia è diventato il giocatore più giovane nella storia della Primera División con almeno un gol e un assist nello stesso incontro, all’età di 16 anni e 318 giorni. Un impatto così forte che la società gli aveva esteso il contratto fino al 2024, con una clausola rescissoria di 400 milioni di euro. A dicembre, nel match vinto in casa dell’Inter, segna la rete del definitivo 2-1 poco dopo essere entrato, stabilendo il record di precocità per un marcatore in Champions League: 17 anni e 40 giorni. Farà lo stesso qualche mese più tardi nel Clásico, in un Barcellona-Real però sfortunato perché perso 3-1. Poi, il crack contro il Betis del novembre 2021 e il buio. La riabilitazione, i problemi muscolari a spezzargli il ritmo di rientro, l’evanescente prestito al Brighton, dove ha messo insieme solo 19 presenze nel 2023/24.
In estate ha deciso di ripartire da un luogo che è stato l’inizio di una nuova carriera per molti, la Costa Azzurra. Al Monaco ha cominciato alla grande la stagione. Ieri ha guidato la rimonta contro il Metz (5-2), entrando all’intervallo, con il punteggio sull’1-1 e realizzando una doppietta, il secondo gol con uno straordinario colpo di testa, non proprio la specialità della casa. Ansu ha segnato tre gol in appena due partite con il Monaco. Giovedì, nonostante la pesante sconfitta per 4-1 in Belgio contro il Bruges in Champions, il canterano del Barcellona ha realizzato un bel gol di sinistro, salvando l’onore in una partita da dimenticare per la squadra del Principato. Questa domenica, anche se sulla carta non sembrava sulla carta particolarmente complicata, la sfida al Metz si era messa davvero male dopo lo 0-1 firmato da Diallo nel primo tempo. Biereth, allo scadere della prima frazione, ha ristabilito la parità.
L’allenatore Adi Hütter non ha perso tempo e ha subito provato a dare una sterzata alla squadra, affidando ad Ansu la responsabilità di guidare la rimonta. Al 46’, il nazionale spagnolo ha debuttato in Ligue 1 sostituendo Brunner. Gli sono bastati 38 secondi – un record nell’ultima decade del campionato francese – per andare in rete: si è smarcato brillantemente sul dischetto del rigore e ha battuto Fischer con un tiro di sinistro al volo. L’ennesimo primato infranto. Il 2-1 ha scatenato l’entusiasmo al Louis II, estasiato dal nuovo principe, un calciatore che vuole tornare a godersi il campo.
La partita si è nuovamente complicata per il Monaco, che – dopo una serie di errori difensivi – ha concesso il pareggio al Metz su rigore trasformato da Hein. Sembrava tutto destinato a finire in pareggio, ma un Ansu formato gala ha ricordato il giocatore che aveva incantato all’inizio della sua carriera, decidendo il match a favore dei padroni di casa. Con una testata potente, su un altro cross laterale, ha messo a segno il suo terzo gol in appena due partite, mostrando una fiducia che non si vedeva da un anno e mezzo, periodo segnato da infortuni e problemi muscolari. Il Monaco, grazie allo spagnolo, si è liberato e ha chiuso con una goleada per 5-2 contro il Metz. Ansu, che non aveva segnato per tutta la scorsa stagione sotto la guida di Flick, è diventato la nuova stella del Monaco che ha completamente rivitalizzato in una sola settimana.